giovedì 12 dicembre 2013

Il kerigma invenzione di Kiko?No è tradizione della Chiesa!





Cari amici siamo alla riflessione di dicembre.Questo blog avrà una scadenza mensile da ora in avanti.Vorrei riflettere su un aspetto, messo in evidenza dalla Esortazione Apostolica Evangelii Gaudium.Il Santo Padre Francesco mette l'accento sul carattere kerigmatico della predicazione e dell'evangelizzazione.Cosa è il kerigma anzitutto?Da wikipedia traiamo la seguente spiegazione:

"Il kèrigma, traslitterazione di κήρυγμα (dal greco: κηρύσσω, kēryssō, che letteralmente significa: "gridare" o "proclamare", come un banditore), è la parola usata nel Nuovo Testamento per indicare l'annuncio del messaggio cristiano (leggere  Matteo 3,1, Luca 4,18-19 e Romani 10,14)".


Il primo ad annunciare il kerigma quindi è stato Gesù stesso come da sommi ignoranti gli "osservatori" loro simili non sanno.Il primo annuncio kerigmatico è stato fatto da Gesù stesso,la Chiesa non fa altro che imitare il suo Signore.

Sempre da wikipedia apprendiamo la seguente affermazione del teologo Piero Coda:

"...trova riscontro(il kerigma)in alcune delle più significative espressioni del cristianesimo contemporaneo,come per esempio,in forma esplicita e accentuata,nel Cammino neocatecumenale".

(Piero Coda, Kerigma, in Dizionario di Teologia Fondamentale, a cura di Fisichella e Latourelle, Assisi, Cittadella, 1990, pp.404)

Ma leggiamo quello che scrive il Papa Francesco nella Esortazione Apostolica Evangelii Gaudium:

"Una catechesi kerygmatica e mistagogica
  1. L’educazione e la catechesi sono al servizio di questa crescita. Abbiamo a disposizione già diversi testi magisteriali e sussidi sulla catechesi offerti dalla Santa Sede e da diversi Episcopati. Ricordo l’Esortazione apostolica Catechesi tradendae (1979), il Direttorio generale per la catechesi (1997) e altri documenti il cui contenuto attuale non è necessario ripetere qui. Vorrei soffermarmi solamente su alcune considerazioni che mi sembra opportuno rilevare.
    Abbiamo riscoperto che anche nella catechesi ha un ruolo fondamentale il primo annuncio o "kerygma",
    che deve occupare il centro dell’attività evangelizzatrice e di ogni intento di rinnovamento ecclesiale. Il kerygma è trinitario. È il fuoco dello Spirito che si dona sotto forma di lingue e ci fa credere in Gesù Cristo, che con la sua morte e resurrezione ci rivela e ci comunica l’infinita misericordia del Padre. Sulla bocca del catechista torna sempre a risuonare il primo annuncio: "Gesù Cristo ti ama, ha dato la sua vita per salvarti, e adesso è vivo al tuo fianco ogni giorno, per illuminarti, per rafforzarti, per liberarti". Quando diciamo che questo annuncio è "il primo", ciò non significa che sta all’inizio e dopo si dimentica o si sostituisce con altri contenuti che lo superano. È il primo in senso qualitativo, perché è l’annuncio principale, quello che si deve sempre tornare ad ascoltare in modi diversi e che 130 si deve sempre tornare ad annunciare durante la catechesi in una forma o nell’altra, in tutte le sue tappe e i suoi momenti. Per questo anche « il sacerdote, come la Chiesa, deve crescere nella coscienza del suo permanente bisogno di essere evangelizzato".