Padre Manelli |
Ho la sensazione che i tradizionalisti più che adorare Dio e la Santissima Trinità,adorino un idolo,un totem che è costituito dal loro errato concetto di tradizione.
A mio modo di vedere,commettono un errore simile a quello di Martin Lutero e della riforma protestante.Infatti Lutero affermava che solo le Sacre Scritture sono la regola ultima della fede e della condotta del cristiano(Sola Scriptura),tutto il resto era superfluo in quanto inventato dagli uomini.Le Sacre Scritture erano il centro di tutto,perchè rivelate direttamente da Dio.Il punto di riferimento quindi non era,per Lutero,il Magistero del Papa e dei Vescovi,nè la Sacra Tradizione, ma la Bibbia.Per i tradizionalisti la tradizione è il centro di tutto ed è superiore a tutto anche al Magistero Petrino.
Ma la domanda di questo thread è dove stia andando il mondo tradizionalista?La vicenda dei Francescani dell'Immacolata,secondo me, è emblematica della deriva,del vicolo cieco in cui il tradizionalismo si è messo.La situazione di questa Congregazione Religiosa è stata ben spiegata dal giornalista Andrea Tornielli nell'articolo pubblicato su Vatican Insider che si può leggere nel linck di seguito:
http://vaticaninsider.lastampa.it/vaticano/dettaglio-articolo/articolo/tradizionalisti-traditionalists-tradicionalistas-27056/.
Come ricorda il Sig.Tornielli nell' articolo citato i Francescani dell'Immacolata sono un Istituto con una forte impronta mariana e missionaria, nato negli anni Settanta, che si rifà al Poverello d'Assisi e in particolare a San Massimiliano Kolbe, non sono quindi nati in area tradizionalista.Cosa ha causato la loro mutazione in senso tradizionalista?
Possiamo dire che è stata una volontà del fondatore, padre Stefano Manelli, rafforzatasi dopo la promulgazione del Motu proprio di Benedetto XVI,Summorum Pontificum, che nel 2007 ha liberalizzato la Messa Tridentina.
Secondo Andrea Tornielli nel corso del capitolo Generale del 2008 Padre Manelli aveva provato a introdurre una revisione delle Costituioni dell'Istituto per rendere obbligatorio il Messale Tridentino nelle Messe conventuali.Questa iniziativa aveva generato una ferma opposizione all'interno della Congregazione.Nei tre anni successivi l'uso del Messale di Pio V era stato suggerito e talvolta in qualche modo imposto.Lo stesso Padre Apollonio ammetteva che il Messale di Pio V"E' a forma della nostra Messa conventuale raccomandato dal nostro fondatore"e veniva promosso il Messale antico per le ordinazioni sacerdotali.Senza norme scritte nè decisioni assunte dal Capitolo generale,l'uso "preferito"della liturgia tridentina è stato fortemente raccomandato nei conventi e si è arrivati all'uso di breviari bilingue latino-inglese in modo da favorire la preghiera secondo l'uso antico.
Sono stati i padri Antonio Santoro,Michele Iorio,Pierdamiano Fehlner,Angelo Geiger,membri della comuntà storica delle origini già coinvolti in ruoli di responsabilità,nel governo e nella formazione dell'Istituto(poi puniti da Padre Manelli per e posizioni poco tradizionaliste)a ricorrere alla Congregazione per il Clero chiedendo che venisse recuperato il carisma originario.Pertanto,contrariamente a quanto vorrebbero far credere i blog tradizionalisti come messainlatino,chiesa e post concilio etc,non è stato Papa Francesco a perseguitare i poveri Frati dell'Immacolata ma la richiesta di intervento della Santa Sede è venuta dall'interno stesso della Congregazione.
Ha colpito negativamente la reazione di alcuni eminenti rappresentanti del mondo tradizionalista come il Prof.De Mattei e altri che hanno incitato i frati a disobbedire.Ritengo questo atteggiamento sbagliato e fuorviante.Dove stanno andando i tradizionalisti?Secondo me,se continueranno così, fuori dalla Chiesa come già li hanno preceduti la Fraternità Pio X e altri.
Se il Summorum Pontificum voleva evitare nuovi scismi,ricucire lo strappo dei lefebrviani,si può dire,senza dubbio,che è stato un vero fallimento.Ha acuito lo scontro,ha irrigidito ancora di più i tradizionalisti che si sono sentiti autorizzati ad alzare la testa a voler mettere in discussione il Vaticano II,la riforma liturgica.
Per me non c'è alternativa,per superare il problema,che ridimensionare il Summorum Pontificum.
Riportare la disciplina della Messa Tridentina,a quanto previsto sotto il Pontificato di Giovanni Paolo II e molto progressivamente ritornare a quanto previsto sotto il Pontificato di Papa Paolo VI,cioè uso generalizzato del Messale post Vaticano II,uso del Messale di Pio V limitato a pochissimi casi ben motivati.
Come previsto dal teologo e liturgista Padre Matias Augè,e da tanti altri,la coesistenza di due forme dello stesso Messale Romano ha causato e causerà problemi pastorali molto grandi.La vicenda dei Francescani dell'Immacolata ne è solo una pallida avvisaglia.Padre Augè ha detto,senza peli sulla lingua,ciò che tanti pensavano nella Chiesa ma non hanno osato dire.
La vicenda dei Francescani dell'immacolata ha dimostrato il grosso rischio a cui è stata ed è sottoposta la comunione ecclesiale in seguito al Summorum Pontificum.Di certo il Papa Benedetto XVI non avrà valutato adeguatamente l'impatto che il Motu Proprio avrebbe avuto sulla Chiesa nè si aspettava le conseguenze che ne sarebbero derivate.Abbiamo stima e affetto per il Papa emerito ma di certo pensiamo anche che avrebbe fatto meglio a evitare di accendere una guerra che ormai sembrava sopita.
Ci chiediamo perchè Benedetto XVI ha voluto liberalizzare il Messale di Pio V?In effetti interessa pochissimi fedeli!Inoltre il nuovo Messale ,scaturito dalla riforma liturgica post Vaticano II,è stato accettato di buon grado ,dalla maggior parte della Chiesa,tranne piccoli gruppetti.Era davvero necessaria una ulteriore liberalizzazione,quanto già sotto il Pontificato di G.P.II era possibile,a ristretti gruppi,celebrare secondo il Rito Tridentino?
Fino a pochi mesi fa si sentiva parlare,attraverso Radio Maria,e alcuni blog tradizionaisti,di teorie circa una supposta riforma della riforma della liturgia.Non ho mai creduto a questi discorsi che mi sono sembrati sempre molto velleitari e campati in aria.Se la riforma della riforma liturgica ,che alcuni auspicavano,fosse stata realmente attuata,secondo me,sarebbe stato un vero e proprio disastro pastorale,peggiore di quello causato dal Summorum Pontificum.Avevo già sentito alcuni Sacerdoti dire che,nel caso, si sarebbero rifiutati di ricelebrare in latino seppure anche in piccole parti..Grazie a Dio questo pericolo,con Papa Francesco,sembra scongiurato.
Che senso avrebbe avuto poi reintrodurre,nel Messale di Paolo VI, elementi e forme del Messale di Pio V?Sarebbe stata una marcia indietro,una marmellata dei due Messali senza senso.Il Messale di Paolo VI è già una evoluzione,una fusione di antico e moderno.Si sarebbe compiuto un enorme pasticcio.Che senso avrebbe avuto reintrodurre in parte o anche completamente,il latino?Ma chi lo chiede?Chi ne ha nostalgia?Solo i tradizionaisti!!
Si obiettava che la reintroduzione de latino avrebbe restituito sacralità alla liturgia ,ma secondo me,erano argomenti assolutamente pretestuosi.
Lo diciamo con rispetto e affetto,ma come ha detto un mio amico,prossimo Sacerdote,non facente parte del Cammino,il Summorum Pontificum è stato un grave errore pastorale di Benedetto XVI prodotto da cattivi consiglieri ma anche da sua personale ostinazione.
Concludo invitando ancora i fratelli del Cammino neocatecumenale ad ignorare il blog "osservatorio sul cammino neocatecumenale secondo verità".Invito ad evitare ogni ulteriore intervento nelle loro stupide discussioni.Fratelli del Cammino e persone di buona volontà,evitate di discutere con queste persone che sono solo in malafede,bugiarde,ingannate.