mercoledì 24 settembre 2014

Cosa pensava Don Igino Silvestrelli della denatalità!




    
Don Igino Silvestrelli


Cari amici attraverso radio Maria ho conosciuto le belle riflessioni di un santo sacerdote che si chiamava Don Igino Silvestrelli.Ho poi fatto una ricerca su internet ed ho scoperto che esiste un sito a questo link:


Mi sono messo in contatto con l'Opera Casa di Nazareth di Solane Gargagnano(Vr),fondata appunto da Don Silvestrini,il quale nel 2010 è tornato alla casa del Padre.Ho chiesto di inviarmi qualche scritto di questo sacerdote.Mi sono stati inviati molti libri tra cui uno che parla del matrimonio intitolato"sposi per vocazione".In questo bellissimo libricino, Padre Igino Silvestrelli  parla anche della apertura alla vita e della denatalità.Fa delle affermazioni simili alle nostre,preoccupandosi della conseguenza di una natalità troppo bassa.A quanto sembra non siamo gli unici a dire certe cose e a notare che si fanno pochi figli.Solo certi blog in malafede e ciarlatani  si rifiutano di vedere quello che tutti vedono e criticano miseramente e squallidamente chi invece ha il coraggio di mettere al mondo una famiglia numerosa.    


DAL VOLUME DI PADRE IGINO SILVESTRELLI "SPOSI PER VOCAZIONE"

L'atto coniugale è un gesto sacrale,un gesto di culto,di vera adorazione di Dio,di vero ringraziamento a Dio,di lode a Dio che ha inventato l'atto unitivo.Prima ancora che voi vi uniste fisicamente,quando avete detto con intelligenza:"Questa notte facciamo l'atto coniugale"voi già vi univate a Dio;quella decisione era spirituale,frutto di intelligenza,di libera volontà,di coscienza responsabile.E quando vi foste messi  d'accordo la mattina per la sera l'atto unitivo iniziava allora.Con che cosa ?Con il meglio di voi.Il meglio non è il corpo,la carne;è ciò che presiede alla vostra carne,ciò che vivifica,galvanizza il vostro corpo.Primo significato:unitivo;le vostre menti e le vostre volontà si univano a quella mente e a quella volontà divine  che presiedono alla creazione e alla procreazione.Quindi arrivato quel momento,anche se tanto breve-perchè tanto intenso è il piacere quanto fragile-però era avvenuto un fatto che già camminava nelle sue premesse dal momento in cui,insieme,avete deciso,si dice nel comune parlare di "comprare"un bambino di "comprare"un figlio.Da chi comperarlo?Questo verbo che usiamo in Italia è di una profondità sublime:comperare...e come lo si compera?Unendovi.A chi?A Dio che vende(parola che potrebbe essere anche un pò capita banalmente).Allora vuol dire che il Padrone è lui!E cosa domanda lui?Domanda che ci uniamo alla sua volontà creatrice,sicchè possiamo essere procreatori,partecipi della sua capacità creativa.Poi,quando avverrà che ci uniamo alla sua volontà creatrice,sicchè possiamo essere procreatori,partecipi della sua capacità creativa.Poi,quando avverrà?Questa sera?Questa notte?Mancano quante ore?Otto?Sono otto ore in cui questo significato unitivo spirituale,poi avrà anche la parte corporale,del resto tanto breve,preparata da quelle ore.Il primo significato è un significato unitivo con Dio,poi unitivo tra voi.Mentre già c'è questa idea di fare l'atto coniugale,voi siete in comunione con Dio.atto sacro quindi.Com'è possibile  che ci siano coppie che banalizzano questo gesto?Il banalizzare ,il burlare ha tanti nomi,voi lo sapete senza che ne faccia la lista.Fare alto-e-basso qui,vuol dire fare alto e basso con Dio!Chi siamo noi?Volete poi che Dio non veda questo?Povera Italia...se continua così,tra non molto dovremo chiamare gli africani,che vengano perchè l'Italia non sia solo un cimitero.Era ora che si preoccupassero anche gli uomini della scienza e della politica,di questa denatalità paurosa che c'è.Ma quanti film di produzione italiana che prendono in giro il matrimonio,proprio nella sua unità.E quale diseducazione,quale deformazione si continua ancora con insistenza.Poi le conseguenze:i figli malformati,le famiglie che si disgregano,perchè quando non ci si rispetta in quel momento,poi non ci si sopporta.Anche questo è risaputo da coloro che fanno gli interrogatori nei processi di separazione o di divorzio.Da che cosa è partito?Dal mancato rispetto reciproco.Ma dove,
quando?Soprattutto in questo rapporto coniugale volutoda Dio,ma non per essere scimmiottato.Dio non accetta di essere scimmiottato.E' l'apostolo Paolo,che possiamo chiamare l'apostolo del matrimonio cristiano perchè ha delle pagine bellssime sul matrimonio,dice:"Non irridetur Deus",Dio non si lascia scimmiottare
(cf Gal 6,7).Dov'è che l'uomo scimmiotta Dio in modo villano?Quando profana l'atto coniugale,l'atto in cui marito moglie raggiungono l'unione con Dio.Il significato primo del matrimonio è proprio questa unione con Dio:unione vostra ,tra voi,voluta da Dio prima che voi veniste al mondo,certo.Quella volontà preesiste alla vostra vita,e trascende la vostra vita,perchè la supera.     

Aggiungo un post scriptum a questo thread:

Smentisco quanto detto da Aldo e Ruben!!Non ho ricevuto alcuna restrizione nè proibizione ,da parte dei catechisti, circa questo blog.La decisione di sospendere la funzione commenti è stata dettata ,anzitutto dalla consapevolezza della impossibilità di qualsiasi dialogo con i partecipanti al blog "osservatorio...".Inoltre ero stanco di cancellare numerosi quotidiani insulti commenti volgari,offensivi,
insulsi.

Inoltre  non riteniamo più opportuno perdere tempo inseguendo le cretinate dette da quel blog nè intendiamo dargli ulteriore visibilità.

L'indirizzo mail osservatorivergognatevi@yahoo.it funziona perfettamente,contrariamente a quanto detto falsamente da qualcuno dell'"osservatorio".