martedì 6 agosto 2013

Riflessioni sul Summorum Pontificum

La vicenda dei Francescani dell'Immacolata ha mostrato la delicata situazione della Chiesa attuale e come i tradizionalisti costituiscano un serio problema per la Chiesa.Ci troviamo in una situazione nella quale c'è una profonda spaccatura tra una parte tradizionalista e una progressista e tutti gli altri in mezzo.Sui siti pseudo tradizionalisti si assiste ad uno spettaccolo avvilente.Attacchi continui al Papa,i Francescani dell' Immacolata considerati dei veri "martiri".
Isteria,fanatismo,insulti!Quello che abbiamo visto dal 2007,anno di approvazione del Summorum,non si era visto prima.Tra gli scopi di questo Motu Proprio c'era anche quello di sciogliere le tensioni,di convincere la  Fraternità Pio X a rientrare nella Chiesa,a instaurare un clima di pace.Si è ottenuto l'esatto contrario.La Fratermità  ha respinto  il preambolo dottrinale che era la conditio sine qua non per riessere riammessi nella Chiesa,rimanendo dove era.I tradizionalisti si sono irrigiditi ancora di più,pretendendo di abrograre il novus ordo,discutere il Vaticano II,discutere la riforma liturgica,fare una riforma della riforma.Un mondo tradizionalista sempre più arrogante.Purtroppo a tutto questo contrinuiscono anche alcuni ecclesiastici,che strizzano l'occhio a questi gruppetti,celebrando Messe Tridentine con enormi mantelli.Io credo che sia giunto il momento di mettere fine a tutto questo caos che è è andato ben oltre le intenzioni di Papa Benedetto XVI e del Summorum Pontificum.

Se una cosa si può rimproverare a Papa Benedetto XVI è l'essere stato troppo ottimista sull
applicazione  di questo Motu Proprio. e non aver ben ponderato l'effetto deflagrante che avrebbe avuto sulla Chiesa.Ritengo che Papa Francesco debba correre ai ripari riportando la situazione a quella prevista nei confronti di questi fedeli, nell'anno 1984 con lo speciale indulto ''Quattuor abhinc annos'' di Papa Giovanni Paolo II.

Credo che con il Concilio Vaticano II la Chiesa la Chiesa abbia deciso di riformare la liturgia anche se non ha giuridicamente abrogato il Messale Tridentino.Le intenzioni di Papa Paolo VI non erano quelle di far coesistere le due forme dello stesso Messale ma che il nuovo dovesse sostituire il vecchio come disse lui stesso nel Concistroro del 25 maggio 1976

Dal  discorso di Papa Paolo VI al Concistoro 25 maggio 1976:

"È nel nome della Tradizione che noi domandiamo a tutti i nostri figli, a tutte le comunità cattoliche, di celebrare, in dignità e fervore la Liturgia rinnovata. L’adozione del nuovo “ Ordo Missae ” non è lasciata certo all’arbitrio dei sacerdoti o dei fedeli: e l’Istruzione del 14 giugno 1971 ha previsto la celebrazione della Messa nell’antica forma, con l’autorizzazione dell’Ordinario, solo per sacerdoti anziani o infermi, che offrono il Divin Sacrificio sine populo. Il nuovo Ordo è stato promulgato perché si sostituisse all’antico, dopo matura deliberazione, in seguito alle istanze del Concilio Vaticano II. Non diversamente il nostro santo Predecessore Pio V aveva reso obbligatorio il Messale riformato sotto la sua autorità, in seguito al Concilio Tridentino [...]".

Da questo discorso di Papa Paolo VI dell'ormai lontano 1976,si compende come il vecchio Messale non doveva coesistere con il nuovo in una dualita di forme.Il Vecchio Messale veniva concesso solo ai Sacerdoti anziani o infermi.Per tutto il resto della Chiesa si doveva usare il nuovo Messale approvato nel 1970.Io spero che Papa Francesco torni a questo.