lunedì 3 giugno 2013

A proposito del cieco nato e del fanfo sugli occhi



Cari amici,sul blog "osservatorio"scrive un certo Lino che si presenta come poeta,uomo di cultura.Dice di essere ingegnere e si prodiga in esegesi bibliche.Non comprendo perchè questo Signore abbia tanto in antipatia Kiko,il Cammino che conosce pochissimo.Mi rimane altrettanto oscuro perchè sostenga che Kiko distorca il Vangelo con interpretazioni,secondo lui ,sbagliate.In particolare,con grande ostinazione,da mesi continua ad insistere sull'episodio del cieco nato guarito dal Signore con il fango impastato con la saliva e inviato a lavarsi alla piscina di Siloe,che viene usato da Kiko nella prima catechesi della fase di conversione.
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Vorrei fare alcune semplici considerazioni e spero di aiutare il Signor Lino a comprendere che sta facendo una crociata del tutto sbagliata.Spero che se ne renda conto.

Per prima cosa vorrei informarlo che il primo volume del Direttorio,quindi anche la catechesi del cieco nato,è stato analizzato varie volte da diversi organismi della Chiesa e da diversi teologi.E' stato passato al  setaccio come pochi altri documenti della Chiesa.La prima analisi fu fatta nel 1978 da un teologo Salesiano che si chiamava Padre G.Groppo.Questo teologo incaricato dalla Cong.per il Clero ,non solo non rilevò alcuna eresia nè errore dottrinale,ma redasse una relazione ,presente in seconda di copertina del primo volume del Direttorio,nella quale espresse valutazioni molto positive.Si badi bene che questo teologo era il maggior esperto di catechesi e di catecumenato antico dell'epoca.

Negli anni novanta,dopo la vicenda del Padre Passionista,Enrico Zoffoli,i volumi  furono riesaminati dalla Cong.per il Clero e poichè era stato pubblicato il nuovo Catechismo della Chiesa Cattolica,la Cong. per la Dottrina della Fede,chiese a Kiko e Carmen di adeguare i volumi del Direttorio al Catechismo della Chiesa Cattolica e di corredarlo con citazioni dello stesso,cosa che fu fatta prontamente.

In previsione dell'approvazione definitiva del Cammino,nel periodo 1997-2003 tutti i 14 volumi furono esaminati dalla Cong.per la Dottrina della Fede e  nel 2010,la stessa Congregazione ne ha autorizzato l'approvazione definitiva da parte del  Pontificio Consiglio per i Laici.

Ora io chiedo al Sig.Lino,Se la spiegazione data da Kiko ,dell'episodio evangelico del cieco nato,fosse stata realmente sbagliata,non crede che sarebbe stata corretta dagli organi Vaticani?E' mai possibile che un errore,che lui ritiene macroscopico,"sia sfuggito a  ben due Congregazioni Vaticane e a tanti teologi?

Vorrei chiedere a Lino poi,come mai anche al teologo Passionista Enrico Zoffoli,che con il Cammino non è stato certo tenero,sia sfuggito il supposto errore del cieco nato?Zoffoli analizzò punto per punto i primi due volumi del Direttorio.

Caro Signor Lino ma quanta fiducia ha lei della Chiesa?Non crede che,con i suoi giudizi tanchant,pretende  di sostituirsi e scavalcare gli organi della Santa Sede?

Faccio presente al nostro amico Lino che la catechesi del cieco nato,nell'ultima  versione del Direttorio,quella analizzata ed approvata nel 2010 è assolutamente identica a quella degli anni settanta,non è stata modificata di una virgola,come lo spiega?Possibile che abbiano sbagliato tutti ?Insomma mi sembra leggermente pretenzioso pensare di scavalcare la CDF.

Ma visto che la spiegazione data da Kiko nella catechesi viene respinta con sdegno dal Sig.Lino ,vorrei fornire un commento Sant'Agostino proprio sul passo evangelico del cieco nato.Io la trovo molto simile  alla catechesi di Kiko.Per l'iniziatore del cammino il cieco nato  rappresenta  l'immagine del catecumeno che si mette in cammino per andare a lavarsi alle acque del proprio battesimo (la piscina di Siloe).E' un immagine che vuole descrivere cosa è il Cammino Neocatecumenale tutto qui,dove starebbe l'errore?

Possibile che una persona che si dice colta,intelligente e forse lo è, non abbia capito una cosa così semplice?Offro la catechesi di Sant'Agostino:


 "[Il battesimo lavacro e illuminazione.]

Il Signore è venuto; e che ha fatto? Ci ha indicato un grande mistero. Sputò in terra (Gv 9, 6) e con la saliva fece del fango: il Verbo si fece carne (cf. Gv 1, 14). Col fango spalmò gli occhi del cieco; il quale tuttavia, sebbene così unto, non vedeva ancora. Lo inviò alla piscina di Siloe.L'evangelista si preoccupò di spiegarci il nome di questa piscina, dicendo: che vuol dire Inviato (Gv 9, 7).Voi sapete già chi è l'Inviato: se il Cristo non fosse stato inviato, nessuno di noi sarebbe stato liberato dal male. Il cieco si lavò gli occhi in quella piscina il cui nome significa l'Inviato; cioè fu battezzato nel Cristo. Pertanto, se battezzandolo, per così dire, in se stesso, lo illuminò, si può dire che quando gli spalmò gli occhi lo fece catecumeno.Certo, la profondità di questo grande sacramento si può esporre e illustrare in vari modi; ma alla vostra Carità basti sapere che si tratta di un grande mistero. Domanda a uno: Sei cristiano? Se è pagano o giudeo ti risponderà di no; ma se ti risponderà di sì, domandagli ancora: Sei catecumeno o fedele? Se ti risponde che è catecumeno, vuol dire che i suoi occhi sono stati spalmati di fango, ma che ancora non è stato lavato. In che senso gli sono stati spalmati gli occhi di fango? Domandaglielo e te lo dirà. Domandagli in chi crede, ed egli, per il fatto che è catecumeno, dirà: In Cristo. Io sto parlando ora a dei fedeli e a dei catecumeni. Cosa ho detto a proposito della saliva e del fango? Che il Verbo si fece carne. Ciò è noto anche ai catecumeni. Non è sufficiente che i loro occhi siano stati spalmati di fango; si affrettino a lavarsi, se vogliono vedere".