giovedì 11 aprile 2013

Rispondiamo alle quattro obiezioni,ma già sappiamo che sarà inutile!

Cari amici,abbiamo spiegato tante volte il significato di certe prassi del Cammino Neocatecumenale eppure gli "osservatori"hanno la testa dura e continuano a rifiutarsi ostinatamente e in modo pervicace,di capire. Sono chiusi nel loro fanatismo,ottuso e stupido.Spiegare a queste persone è del tutto inutile anzi dannoso e genera altre obiezioni ancor più retoriche e demagogiche.

Nonostante la consapevolezza dell'inutilità di ogni tentativo di spiegazione voglio ugualmente cercare di spiegare ,per l'ennesima volta ,soprattutto agli ex neocatecumeni,o supposti tali,sperando che abbiano ancora qualche neurone valido o una minima volontà di comprendere e non si siano del tutto rimbecilliti a forza di stare sul PC tutto il giorno.Spero di riuscire a farli uscire  dalla loro chiusura mentale.


ANALISI DELLE OBIEZIONI  DEL BLOG "OSSERVATORIO"

RISPOSTA ALLA PRIMA OBIEZIONE

L'autore della prima obiezione non ricorda o fa finta di non ricordare che il Direttorio Catechetico è stato esaminato ed emendato dalla Congregazione per la Dottrina della Fede nel periodo 1997-2003 e approvato ,con Decreto del Pontificio Consiglio per i Laici nel 2011.Prima della CDF era stato esaminato dalla Congregazione per il Clero negli anni novanta dopo la polemica di Padre Enrico Zoffoli.Negli anni settanta i primi volumi erano stati esaminati da un teologo Salesiano che si chiamava Padre G.Groppo il quale era il massimo esperto di catechesi e di catecumenato antico e ne aveva parlato molto positivamente e lodando Kiko e Carmen.

Forse questo amico si ritiene più competente di tutti costoro e dei teologi della CDF che hanno esaminato i 14 volumi?Che posso direi,invii il proprio curriculum vitae,alla Cong.per la Dottrina della Fede,stia certo che lo chiameranno.

Ci dica quali sono le sue competenze teologiche,scritturistiche,magisteriali per sentirsi in grado di emettere tali sentenze tranchant e mettere sotto esame, non solo Kiko e Carmen,ma anche la Congregazione che hanno approvato i 14 volumi del Direttorio Catechetico.Se poi vuole scavalcare i teologi della CDF è affar suo!!Vorrei chiedergli,la CDF e le sue analisi hanno valore solo quando si presume che debbano sanzionare il CNC o sempre?Quando approvano il CNC hanno un valore minore?Due pesi e due misure ipocritamente per caso?

Non mi risulta che i Papi dispensino lodi con superficialità e a caso a chiunque.Sanno bene che ogni loro parola ha un peso enorme nella Chiesa e fuori di essa.Non ricordo di aver ascoltato lodi di  Papi nei confronti di eretici o scismatici o di colpevoli di abusi liturgici o addirittura,di errori teologici ,come voi dite faccia il CNC.Non ho mai sentito,per esempio,nessun Papa lodare Mons.Levebrve,o la Fraternità Pio X oppure i Vescovi e Sacerdoti di una certa corrente filo marxista della teologia della liberazione.Lefebrve fu scomunicato,molti teologi della liberazione che avevano deviato e sconfinato nel marxismo,sono stati perseguiti dalla Chiesa mai lodati.Passi uno,ma tre Papi mi sembra un po strano.Un Papa può anche sbagliarsi ma quelli successivi?E cosa dire di Papa Francesco?Se loda anche lui i Papi sono quattro!

Che i catechisti debbano attenersi fedelmente a quanto previsto nel Direttorio Catechetico è la Chiesa a stabilirlo attraverso il beato G.P.II.Oltre a sentirti superiore alla CDF e al PCL per caso ti senti superiore anche  ad un Papa beato?

Giovanni Paolo II nella Epistola Ogniqualvolta del 1991 disse:"Auspico pertanto che i fratelli nell'episcopato valorizzino e aiutino insieme con i loro presbiteri,quest'opera per la Nuova Evangelizzazione,perchè essa si realizzi secondo le linee proproste dagli inziatori...".Bada bene che questa lettera è entrata nello Statuto art.1.Nello Statuto non è entrata solo la lettera privata di Arinze!!

Se la conoscenza dell'italiano non è un opinione,nella nostra lingua,quanto detto da G.P.II nella lettera Ogniqualvolta significa che il Papa chiedeva ,ai confratelli Vescovi ,di permettere che il CNC venisse attualizzato  secondo le linee previste da Kiko Arguello e Carmen Hernandez mi sembra chiaro la frase non si presta ad altre interpretazioni.In altre parole ciò significa che il CNC non si deve realizzare secondo quanto pensa la mia o la tua capoccia,ma secondo le linee previste da Kiko e Carmen che sono gli iniziatori  Quindi anche nel riportare le catechesi i catechisti debbono attenersi  al contenuto del Direttorio Catechetico.Ciò non significa ripetere a memoria il Direttorio e infatti ciò non aviene,ma rimanere  nella fedeltà ai concetti espressi dagli iniziatori.Non vale l'obiezione secondo la quale la nota redazionale di Acta Apostolica Sedis dicesse,non G.P.II,che questo documento non intendeva vincolare i Vescovi all'accettazione del CNC,l'Epistola rimane comunque un riconoscimento del Sommo Pontefice che non può essere liquidato o sminuito in modo pretestuoso.Un Papa non scrive una simile lettera per nulla.

Inoltre ricordo quanto afferma il Decreto di approvazione del Direttorio Catechetico del  Paontificio Consiglio per i laici del 2011.I 14  volumi sono stati approvati come sussidio valido e VINCOLANTE.I catechisti quindi sono vincolati al Direttorio cioè sono tenuti alla massima fedeltà anche se possono aggiungere la propria esperienza personale e il proprio modo di esprimersi non sono tenuti a ripetere alla lettera le stesse parole.
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RISPOSTA ALLA SECONDA OBIEZIONE

Anche questa obiezione mostra scarsa onestà intellettuale e la volontà di mistificare e fare confusione.Lo Statuto dice che il Cammino Neocatecumenale è al servizio del Vescovo come una delle modalità di attuazione diocesana della iniziazione cristiana(Cnf.art,1 comma 2 Statuto)ma ciò non significa che il Vescovo o parroco possa modificarlo a proprio piacimento in modo arbitrario.Il CNC si attua secondo le linee proproste dagli iniziatori come prevede lo Statuto(Art.2 comma 1 e 2)questo ha stabilito la Chiesa approvando lo Statuto.


Ti riporto l'art.2 comma 1 e 2 dello Statuto all'art. 2 :

ATTUAZIONE DEL CAMMINO NEOCATECUMENALE

Il Cammino si attua in Diocesi

1°Sotto la giurisdizione del Vescovo diocesano e con l'assistenza e la GUIDA DELL'EQUIPES RESPONSABILE INTERNAZIONALE DEL CAMMINO o dall'equipe responsabile delegata,di cui all'art.3,7°;

2°Secondo "LE LINEE PROPOSTE DAGLI INIZIATORI"contenute nel presente Statuto e negli ORIENTAMENTI ALLE EQUIPES DI CATECHISTI

Se gli iniziatori constatano che il Vescovo o il parroco non  vuole rispettare le linee previste negli Statuti e nel Direttorio Catechetico e vogliono stravolgere il CNC ,hanno tutto il diritto di intervenire per chiederne il rispetto e nel caso anche chiudere questo percorso di fede.Se non si rispettano le linee proposte dagli iniziatori allora si finisce per snaturarlo e un CNC snaturato non serve e non è più se stesso e non da i frutti.Ti faccio notare poi che se fosse stato secondario o di poca importanza rimanere fedeli alle linee degli iniziatori,di certo G.P. II non lo abbe ribadito con tanta chiarezza.

Riguardo la vicenda della Conferenza Episcopale Giapponese l' hai presentata  in modo distorto e scorretto.Mettiamo le cose a posto.Anzitutto la decisione di  chiudere il Seminario di Takamatzu e di limitare il CNC è stata  irrispettosa verso i Vescovi  precedenti che avevano voluto il CNC in Giappone.Perchè ricordiamolo,sia il CNC che il seminario di Takamatzu lo hanno chiesto i Vescovi Giapponesi.

Inoltre a chiedere la limitazione,per cinque anni, del CNC fu la Conferenza Episcopale Giapponese e questa non aveva i poteri.

Se hai la compiacenza  di leggere lo Statuto l' art.3 concede all'equipes internazionale del Cammino compiti di guida  nell'attuazione del CNC.I Vescovi dunque,nel prendere decisioni sul CNC ,dovevano comunque consultare l'Equipes Internazionale del CNC e il Pontificio Consiglio per i Laici,anche in caso di chiusura.
I Vescovi giapponesi invece avevano  deciso ,ex abrupto,senza consultare alcuno, di chiudere il seminario e di limitare il CNC per cinque anni.Infatti la Santa Sede  intervenne cancellando la decisione della Conf.Episcopale Giapponese e ospitando il seminario di Takamatzu a Roma.

I motivi pastorali poi quali erano?Con tutta probabilità per antipatia se non  motivi ancor meno nobili.E cosa sarebbe stato delle Comunità Neocatecumenali esistenti?Un Vescovo non deve comportarsi come un despota,non è il padrone del gregge affidatogli ma è a loro servizio.

Vorrei ricordare poi che il CNC è dotato di personalità giuridica pubblica quindi secondo la spiegazione del  celebre canonista Juan Arrieta nelle annotazioni canoniche,la maggiore conseguenza della personalità giuridica pubblica , applicata all’itinerario di formazione neocatecumenale, riguarda la particolare AUTOREVOLEZZA ECCLESIALE con la quale, sotto la direzione dei Vescovi diocesani, s’impartisce finora il Cammino, e nel particolare impegno che, di conseguenza, si assume perché esso sia proposto – come risultava prima, ma adesso con rinnovato impegno giuridico – per mezzo di persone particolarmente selezionate e appositamente formatenon è un movimento o aggregazione laicale  che agisce per conto proprio ma un iniziazione cristiana a nomeche viene impartita A NOME  E PER CONTO DELLA CHIESA .Pertanto anche la sua chiusura in una Diocesi deve avvenire in accordo e con il la Santa Sede PERCHE' IL CNC NON SI IMPARTISCE A NOME DI KIKO E CARMEN MA DELLA CHIESA.Che i Vescovi USA volessero chudere il CNC in settanta parrocchie lo dici sempre tu,se è vero,ti prego di esibirne le prove.diversamente come ha detto qualcuno è tutta fuffa o tripudiata.!
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RISPOSTA ALLA TERZA OBIEZIONE

Il gesto di mangiare il Corpo di Cristo si chiama anche fare la comunione.Nel senso che mangiamo insieme il Corpo di Cristo.Ora sia che lo facciamo processionalmente o da posto rimane comunione.In casi particolari come il viatico agli ammalati o morenti,per esempio, la comunione viene fatta fuori dalla Messa e senza assemblea ma rimane pur sempre comunione e non è mai un gesto fatto isolatamente ma sempre in comunione,appunto,con tutta la Chiesa.Nelle celebrazioni CNC la comunione si fa in piedi e rimanendo a posto,per un motivo pastorale e pratico.Il motivo pastorale consiste nel fatto che si è voluto dare a tanti fratelli ,che attraverso il CNC si sono riavvicinati alla Messa dopo anni di lontananza, il segno dell'amore di Cristo che si fa presente nell'Eucarestia.Questi fratelli sono venuti con  le loro ferite e disprezzo verso se stessi e con il gesto del servizio che fa il Sacerdote si è voluto dimostrare che nella Eucarestia il Signore muore  e resuscita per loro e per tutti e prepara una mensa,un banchetto escatologico che fa presente il cielo e dove Gesù stesso pieno di amore,li fa sedere e passa a servirli(Lc 12,37)e ciò è permesso dalla Chiesa.Il motivo pratico sta nella più elaborata manducazione del pane azzimo.Ma comunque la cosa importante nella comunione è che Cristo viene in noi per donarci la vita eterna.La modalità di come si fa questo è secondario è una disciplina non un Dogma.Quindi questa obiezione è pretestuosa tipica di chi è in malefede e vuole polemizzare.

Non capisco cosa c'entri l'esempio di Giovanni Battista e di San Francesco ?Perdona ma sono abbastanza ridicoli  e patetici.Sono esempi stupidi che non c'entrano nulla.Per quanto riguarda l'approvazione della regola di S.Francesco mi sembra che sia la conferma che la Chiesa approva ciò che riconosce essere ispirato.Quello che la Chiesa ha fatto con S.Francesco lo ha ripetuto con il CNC.Il Cardinale Ratzinger, in una conferenza sulle nuove realtà ecclesiali e sulla difficoltà di integrarsi nella Chiesa preesistente, riconobbe che il movimento francescano all'inizio creò molti problemi alla Chiesa  proprio perchè non coincideva esattamente con lo schema di Chiesa di quel tempo, la sua novità e non fu accettata subito e facilmente.

Se Kiko Arguello non riconosceva in quel Direttorio proposto dal Card.Ratzinger aveva tutto il diritto di rigettarlo.Lo Spirito Santo ha ispirato lui.
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RISPOSTA ALLA QUARTA OBIEZIONE

Che ognuno sia libero di lasciare il CNC è vero e mi sembra che tu ne sia un esempio.Anche io ho lasciato ,per un periodo il CNC liberamente e altrettanto liberamente sono rientrato e NESSUNO MAI MI HA CHIAMATO GIUDA.Quella che dici è una FALSITA'inventata di sana pianta.

Ti ricordo poi cosa dice Gesù nel Vangelo di Luca a chi non persevera:

"Ma Gesù gli rispose:"Nessuno che mette mano all'aratro e poi si volge indietro è adatto per il regno di Dio"

Se poi con il nostro comportamento,modo di parlare,facciamo si che altri si allontanino dalla Fede è Gesù stesso a condannarci nel Vangelo e ciò vale per tutti:

 "Guai al mondo per gli scandali! È inevitabile che avvengano scandali, ma guai all'uomo per colpa del quale avviene lo scandalo!".

KIKO NON E' INFALLIBILE MA NEMMENO VOI LO SIETE,CARI "OSSERVATORI". 
NONOSTANTE TANTE SCEMENZE DETTE IN QUESTI ANNI NON AVETE MAI FATTO LA MINIMA AUTOCRITICA!