giovedì 7 giugno 2012

La Messa del Cammino è un errore da coreggere?


MONS.ANNIBALE BUGNINI




Data la tendenza attuale del dibattito su vari blog e le indiscrezioni rese note dal giornale La Repubblica circa il corvo del Vaticano che lascerebbero intendere un dibattito interno alla Santa Sede e una volontà di voler "correggere"le celebrazioni del Cammino Neocatecumenale,per riportarle alla "normalità" vorrei ripercorrere e riflettere sui pronunciamenti passati della Santa Sede circa questo aspetto del Cammino Neocatecumenale,per far notare,con un certo dispiacere,come l'atteggiamento attuale sembra piuttosto in contraddizione con quello avuto sotto i  Pontificati di Paolo VI e Giovanni Paolo II.

Vorrei iniziare,con questa prima parte, dal primo pronunciamento della Cong.per il Culto Divino che è del 1974, sei anni dopo la promulgazione del nuovo Messale da parte di Papa Paolo VI.Alternerò a questo documento mie riflessioni.La prima nota laudatoria e di Mons.Annibbale Bugnini che in quegli anni era Segretario  della Cong.per il Culto Divino dopo aver presieduto  il Consilium ad exsequendam Constitutionem de Sacra Liturgia l'organismo che lavorò per la edizione del nuovo Messale dopo il Vaticano II.

Congregazione per il Culto Divino e la Disciplina dei Sacramenti, Notitiae, 01/08/1974)


Tutte le riforme, nella Chiesa, hanno apportato nuovi principi e promosso nuove norme, che hanno tradotto in pratica gli intenti della riforma stessa.Così accadde dopo il Concilio di Trento; né poteva essere diversamente ai giorni nostri. Il rinnovamento liturgico incide profondamente sulla vita della Chiesa. C'è necessità che la spiritualità liturgica germini nuovi fiori di santità e di grazia, nonché di apostolato cristiano più intenso e di azione spirituale.

UN MODELLO ECCELLENTE di questo rinnovamento si trova nelle «Comunità neo-catecumenali» che sorsero a Madrid, nel 1962, per iniziativa di alcuni giovani laici, con il permesso, l'incoraggiamento e la benedizione dell'eccellentissimo Pastore madrileno, Casimiro Morcillo. Le comunità hanno lo scopo di rendere visibile nelle parrocchie il segno della Chiesa Missionaria, e si sforzano di aprire la strada all'evangelizzazione di coloro che hanno quasi abbandonato la vita cristiana.

"Come si può notare Mons.Bugnini riteneva nel 1974 ,che le celebrazioni del Cammino  fossero un modello eccellente del rinnovamento liturgico scaturito dalla  riforma post Vaticano II.Poco prima aveva affermato:" Il rinnovamento liturgico incide profondamente sulla vita della Chiesa. C'è necessità che la spiritualità liturgica germini nuovi fiori di santità e di grazia, nonché di apostolato cristiano più intenso e di azione spirituale". Aveva cioè  lodato gli iniziatori del Cammino per aver dato origine a questo modello eccellente.


E' curioso come oggi alcuni nella Chiesa,ma anche alcuni interno del Cammino, pensino invece che la liturgia dei Neocatecumenali debba essere rimessa sulla "retta strada",ricondotta alla normalità,come se in questi quaranta anni non lo fossero stato.


Vorrei ricordare che all'epoca di questa nota laudatoria la comunione,nelle celebrazioni del Cammino, si faceva da seduti come fino al 2008 senza che ciò costituisse problema per la Cong per il Culto Divino nè per il Papa Paolo VI .Mi chiedo come si possa pensare che un uomo come Bugnini potesse,non solo tollerare un comportamento sacrilego,ma addirittura lodarlo?I nostri amici "Osservatori"ed altri apparteneti alla loro corrrente di pensiero liquidano l'argomento in modo rozzo e brutale  affermando che Bugnini era un massone,accusa del tutto falsa a cui lui stesso rispose".


Chi pensa che le celebrazioni del Cammino Neocatecumenale siano sacrileghe,o da condannare o correggere si erge a giudice,non solo dell'operato di Mons.Bugnini ,ma anche di chi lo ha succeduto alla guida della Cong.per il Culto Divino, oltre che di due Papi quali Paolo VI e Giovanni Paolo II.Faccio notare che di ambedue si sta svolgendo il Processo di beatificazione. 


Mons.Bugnini apparteneva alla Cong.dei Padri Vincenziani,gli stessi che sono nella mia parrocchia.Il mio Vice parroco lo ha conosciuto personalmente e lo ha descritto come un sant'uomo non certo come un massone,sovversivo,nemico della Chiesa come viene dipinto da certi blog anti Cammino. 

A questo fine i Membri delle «Comunità» cercano di vivere più intensamente la vita liturgica cristiana incominciando dalla nuova catechesi e dalla preparazione «catecumenale», percorrendo cioè, con un cammino spirituale, tutte quelle fasi, che, nella Chiesa primitiva, i catecumeni percorrevano prima di ricevere il sacramento del battesimo. Poiché si tratta non di battezzandi, ma di battezzati, la catechesi è la medesima, ma i riti liturgici si adattano allo stato di cristiani battezzati secondo le direttive già date dalla Congregazione per il Culto Divino.

Le «Comunità» nelle parrocchie vengono erette sotto la direzione del parroco. I membri, una volta o due la settimana, si riuniscono per ascoltare la parola divina, per avere colloqui spirituali, per partecipare all'Eucaristia."


"Come si può leggere in questo passaggio Mons.Bugnini dice che i neocatecumeni cercano di vivere più intensamente la vita liturgica cristiana.Lo scopo quindi della prassi liturgica del Cammino  non è quello di fare un esercizio di creatività liturgica ma di vivere meglio più intensamente la vita liturgica.Bugnini diceva questo e evidentemente non si preoccupava tanto del candelabro "ebraico" o della comunione da seduti o altri dettagli ,ma della santificazione,della conversione delle persone che è la cosa principale. Il vero abuso liturgico,a mio modestissimo parere,consiste nel non incarnare quello che si celebra nei Sacramenti.Si possono fare mille comunioni,confessioni etc.ma non fare nessun passo avanti sulla via della santità.Il Concilio Vaticano II nella Cost.Dogmatica Sacrosantum Concilium ha affermato che i Sacramenti sono ordinati alla santificazione dell'uomo per cui questa mentalità rubricistica,legalista che anima alcuni ci sembra del tutto fuori luogo".