Giovanni Paolo II celebra la Messa con le Comunità Neocatecumenali |
In attesa della promulgazione ufficiale del Decreto di approvazione della prassi litugica del Cammino Neocatecumenale,vorrei ricordare la Notificazione della Congregazione per il Culto Divino del 1988.
Nel 1988 ero già nel Cammino Neocatecuemnale da quattro anni.C'erano già polemiche sulle celebrazioni eucaristiche.Ricordo che il mio giovane Parroco di allora aveva perplessità sul pane azzimo e voleva proibirlo per usare la più comune Ostia.Una sera il Viceparroco che amava e appoggiava il Cammino Neocatecuemnale nella mia parrocchia,ad una Eucarestia,scese a celebrare con una copia dell'Osservatore Romano che conteneva la Notificazione della Congregazione per il Culto Divino che precisava che la Santa Sede era a conoscenza delle celebrazioni delle Comunità Neocatecumenali e le permetteva.Anzi diceva che:"Si esortano vivamente i pastori d'anime a voler considerare ed approfondire il valore spirituale e formativo di queste celebrazioni".
Questo dimostra che la Chiesa ha avuto sempre grande stima e considerazione per le celebrazioni del Cammino Neocatecumenale.
NOTIFICAZIONE DELLA CONGREGAZIONE PER IL CULTO DIVINO SULLE CELEBRAZIONI DEL CAMMINO NEOCATECUMENALE
pubblicato sull'Osservatore Romano del 24/12/1988
Le celebrazioni di gruppi particolari riuniti per specifica formazione loro propria sono previste nelle Istruzioni Eucaristicum Mysterium , del 25 maggio 1967, nn. 27 e 30 (AAS 59, 1967, 556-557) e Actio pastoralis , del 15 maggio 1969 (AAS 61, 1969, 806-811). La Congregazione consente che tra gli adattamenti previsti dalla Istruzione "Actio pastoralis", n. 6-11, i gruppi del menzionato "cammino" possano ricevere la comunione sotto le due specie, sempre con pane azzimo, e spostare, "ad experimentum", il rito della pace dopo la preghiera universale. L'Ordinario del luogo dovrà essere informato abitualmente, o "ad casum", del posto e del tempo in cui tali celebrazioni si svolgeranno; esse non potranno essere fatte senza sua autorizzazione In occasione di questa dichiarazione, la Congregazione ribadisce quanto è detto nelle Istruzioni sopra citate, e specialmente la seguente raccomandazione:"Si esortano vivamente i pastori d'anime a voler considerare ed approfondire il valore spirituale e formativo di queste celebrazioni. Esse ottengono il loro scopo solo se conducono i partecipanti a una maggiore consapevolezza del mistero cristiano, all'incremento del culto divino, all'inserimento nella compagine della comunità ecclesiale, e all'esercizio fecondo dell'apostolato e della carità verso i fratelli" (Actio pastoralis).Dalla sede della Congregazione per il Culto divino e per la Disciplina dei Sacramenti, 19 dicembre 1988
ARDO Card. MARTINEZ SOMALO Prefetto
+ VIRGILIO NOE' Arciv. tit. di Voncaria Segretario