venerdì 16 settembre 2011

Il Kerigma

Nel Cammino Neocatecumenale si fa molto uso del termine "Kerigma".Anche all'ultima GMG
nell' incontro vocazionale tenuto a Madrid  a,Kiko Arguello ha annunciato il Kerigma.

La parola Kerigma trae la sua origine dal greco "kēryssō"che significa letteralmente "gridare o proclamare".Nella Sacra Scrittura soprattuto nel Nuovo Testamento questo termine designa l'annuncio del messaggio cristiano della salvezza.

Gesù è stato il primo ad annunciare il Kerigma.All'inizio del suo ministero pubblico nella sinagoga di Nazareth Gesù lesse il brano del profeta Isaia:

"Lo Spirito del Signore è sopra di me; per questo mi ha consacrato con l’unzione, e mi ha mandato per annunziare ai poveri un lieto messaggio, per proclamare ai prigionieri la liberazione e ai ciechi la vista; per mettere in libertà gli oppressi, e predicare un anno di grazia del Signore. … Allora cominciò a dire: "Oggi si è adempiuta questa scrittura che voi avete udita con i vostri orecchi".

L’affermazione pronunciata da Gesù in quel momento è il “kerigmao “annuncio della buona notizia” e costituisce la base di ogni successivo insegnamento che Gesù rivolse ai propri discepoli e di tutta la predicazione che a loro volta questi effettuarono dopo essere divenuti testimoni della Risurrezione e aver ricevuto forza dallo Spirito Santo.

Nella mia lunga esperienza del Cammino Neocatecumenale ho ascoltato molte volte il Kerigma,in diverse occasioni.La prima volta è stata nell'avvento 1983 nella mia parrocchia con i miei catechisti.

Successivamente mi è capitato anche di trovarmi nella posizione di annunciatore del  Kerigma provando sempre una grande emozione.

Mi è capitato anche di ascoltare,dal vivo,il Kerigma annunciato da Kiko Arguello.Facendo un rapido calcolo l'ho ascoltato cinque volte.Quello  che ricordo meglio e con maggiore affetto è quello ascoltato nello stadio Gwarda di Varsavia (Polonia)nell'ormai lontana GMG di Cestokowa del 1991.

Ricordo ancora la voce di Kiko in quello stadio stracolmo di fratelli  e sorelle risuonare come una tromba annunciare:"Dio ti ama , ti ama,ti ama veramente!!Al quale fece seguito un attimo di silenzio e poi un lungo applauso.

San Paolo in una delle sue lettere afferma:"è piaciuto a Dio salvare i credenti con la stoltezza della predicazione"(1 Cor.1,20).Sembra che la traduzione dal greco più fedele sia:"è piaciuto a Dio salvare i credenti con la stoltezza del Kerigma!".

Per San Paolo quindi l'annuncio del Kerigma ha il potere di salvare a prescindere dalle qualità intellettuali,culturali,morali di chi lo annuncia. 

Nella mia attività di catechista mi è capitato di sperimentare la veridicità di questa parola di San Paolo.Quando si va ad annunciare lo si fa nella debolezza e nel timore.E' proprio in queste circostanze che si sperimenta la potenza di Dio.




Secondo il teologo cattolico Piero Coda la riscoperta, in epoca moderna, dell’importanza fondamentale del kerigma si deve soprattutto agli studi e all’impegno di teologi protestanti come Karl Barth (1886-1968) e Rudolf Bultmann (1884-1976) ai quali si affiancarono, dal versante cattolico, Franz Lakner (1900-1974), Hugo Rahner (1900-1968) e Karl Rahner (1904-1984). Successivamente il Concilio Ecumenico Vaticano II ha ampiamente riaffermato nei suoi documenti la necessità di una evangelizzazione di tipo kerigmatico, da rilanciare anche in terre e nazioni tradizionalmente considerate cristiane ma ormai soggette al fenomeno della scristianizzazione. Si deve a Giovanni Paolo II l’impegno per una “Nuova evangelizzazione”, proposto soprattutto alle nuove generazioni e più volte riconfermato in occasione delle “Giornate mondiali della gioventù”.È ancora Piero Coda a rilevare che la moderna predicazione kerigmatica.

È ancora Piero Coda nel:Dizionario di Teologia Fondamentale,a cura di Fisichella e Latourelle,Assisi  Cittadella.,1990 pag.404 nota:
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"..Trova riscontro i alcune delle più significative espressioni del cristianesimo  contemporaneo,come per esempio,in forma esplicita e accentuata,nel Cammino Neocatecumenale".