domenica 25 settembre 2011

Chiudiamo la querelle del Thread precedente

Ceri sull'altare ad paretes come si vede richiamano la menorah a sette bracci



Cari amici vorrei pubblicare questo thread per concludere la discussione iniziata in quello precedente e per fare delle precisazioni su affermazioni a dir poco inesatte fatte dal blog "Osservatorio sul Cammino Neocatecumenale.Ciò per ribadire quello che ripetiamo da mesi cioè  l'assoluta inaffidabilità della informazione falsa e tendenziosa diffusa da quel blog.Si tratta di argomenti assolutamente secondari e marginali.Sarebbe più sensato occuparsi di temi più importanti  e essenziali,invece gli "Osservatori"
preferiscono perdersi in queste minuzie filtrando il moscerino e ingoiando il cammello,tralasciando le cose importanti.


Analizzerò le affermazioni dell'ultimo thread punto per punto alla luce delle norme liturgiche e e del Magistero della Chiesa.

Il Thread è intitolato:"Inquietanti simboli ebraici in uso nel Cammino Neocatecumenale."

Anzitutto vorremmo chiedere all'autrice:Perchè sarebbero inquietanti i simboli ebraici ?L'Eucarestia  cristiana è piena di simboli che derivano dall'ebraismo.Essa affonda le sue radici nella liturgia Pasquale ebraica. Papa Benedetto XVI nella Esortazione Apostolica "Sacramentum Caritatis lo ha illustrato bene dicendo:

"L'istituzione dell'Eucaristia

10. In tal modo siamo portati a riflettere sull'istituzione dell'Eucaristia nell'Ultima Cena. Ciò accadde nel contesto di una cena rituale che costituiva il memoriale dell'avvenimento fondante del popolo di Israele: la liberazione dalla schiavitù dell'Egitto. Questa cena rituale, legata all'immolazione degli agnelli (cfr Es 12,1-28.43-51), era memoria del passato ma, nello stesso tempo, anche memoria profetica, ossia annuncio di una liberazione futura. Infatti, il popolo aveva sperimentato che quella liberazione non era stata definitiva, poiché la sua storia era ancora troppo segnata dalla schiavitù e dal peccato. Il memoriale dell'antica liberazione si apriva così alla domanda e all'attesa di una salvezza più profonda, radicale, universale e definitiva. È in questo contesto che Gesù introduce la novità del suo dono. Nella preghiera di lode, la Berakah, Egli ringrazia il Padre non solo per i grandi eventi della storia passata, ma anche per la propria « esaltazione ..".

La Santa Messa è tutta piena di simboli che derivano dall' ebraismo  a cui Gesù ha dato un senso cristiano.E' assurdo quindi parlare di inquietanti simboli ebraici .La stessa Ostia e il Calice usati derivano dalla liturgia Pasquale ebraica derivano originariamente dalla liturgia Pasquale ebraica.L'Eucarestia e sempre se stessa non sarà certo un candelabro o altro a trasformarla in qualcosa di diverso.

MA ESAMINIAMO QUANTO DETTO DAGLI "OSSERVATORI:

L'AUTRICE DEL THREAD AFFERMA:

"Sulla ipertrofica mensa neocatecumenale, che non è più un Altare, compare inesorabilmente, al posto della Croce di Cristo, la hanukkiàh ebraica, le cui luci vengono accese nella festa di Hannukkàh in cui si commemora la riconsacrazione del Tempio istituita da Giuda Maccabeo e dai suoi fratelli dopo la loro vittoria su Antioco IV Epifane.In gioco, a ben leggere, c’è l’edificazione di un nuovo altare...Ora c'è da chiedersi: è mai possibile porre invece dell’Altare dove si celebra il Sacramento del Corpo/Tempio di Cristo una tavola sulla quale si rievoca, con l’Hannukkiàh, “un altare nuovo come quello di prima” degli olocausti? Un altare dell'Antico Testamento, dell'Antica Alleanza...

L'autrice fa una citazione dal 2 Libro dei Maccabei  1, IV, 44-50.

NOSTRA RISPOSTA

Anzitutto facciamo notare che la Signora MIC si CONTRADDICE.Infatti mentre esordice dicendo:"Sulla ipertrofica mensa neocatecumenale ,che non è altare",successivamente afferma il contrario E INFATTI DICE':"tavola sulla quale si rievoca, con l’Hannukkiàh, “ un altare nuovo come quello di prima” degli olocausti"Ora c'è da chiedersi: è mai possibile porre invece dell’Altare dove si celebra il Sacramento del Corpo/Tempio di Cristo  Un altare dell'Antico Testamento, dell'Antica Alleanza".

Nel suo contorto modo di ragionare la Signora  MIC si incarta  e si avvita su se stessa  affermando una cosa e il suo contrario.Infatti,mentre afferma che nelle celebrazioni del Cammino NON C'E' ALTARE MA SOLO LA MENSA, più avanti afferma che LA PRESENZA DEL CANDELABRO A NOVE BRACCI TRASFORMEREBBE  L'ALTARE CATTOLICO IN QUELLO EBRAICO!!!

Le chiediamo:MA L'ALTARE,nelle celebrazioni del Cammino, C'E O NON C'E? 


Tra l'altro secondo la Signora MIC un semplice candelabro a nove bracci trasformerebbe l'altare cattolico in quello ebraico.Il problema è però che la Signora ha dimenticato che sull'altare  ebraico si sacrificavano animali,cosa che non mi sembra sia mai avvenuto nelle celebrazioni delle Comunità Neocatecumenali nelle quali si offrono PANE E VINO che non hanno il significato del Sacrificio ebraico ma Cristiano del Corpo e Sangue di Cristo.


Venendo alla seconda parte del discorso della Signora MIC nel quale tocca il tema del candelabro a nove bracci vorremmo smentire le inesattezze dette dalla Signora.

Anzitutto il candelabro a nove bracci posto sulla mensa Eucaristica non vuole richiamare la festa dell'Hanukkah.A mio modestissimo parere,anche si conservasse il suo significato ebraico non sarebbe fuori posto sulla Mensa Eucaristica,ma quello che si vuole significare non è la festa ebraica della Hanukkah.

Il candelabro posto sulla Mensa Eucaristica delle celebrazioni delle Comunità Neocatecumenali vuole significare nei suoi primi SETTE BRACCI i SETTE GIORNI DELLA CREAZIONE(Cnf.Genesi 1)

Nel ottavo braccio il candelabro vuole significare L'OTTAVO GIORNO(Dies octavus) ,cioè la DOMENICA giorno della resurrezione del Signore(Lc 24,1).Nel suo preciso significato cristiano ,la domenica, è il primo della settimana,il giorno del riposo,pregustazione e pegno del riposo vero e ultimo ETERNO. E' immagine del  giorno eterno che non avrà mai fine,oltre il quale non ci sarà altro giorno quindi L'OTTAVO,L'ULTIMO IL DEFINITIVO.Trattandosi dunque di una celebrazione,quella delle Comunità Neocatecumenali,che si svolge nella notte tra sabato  e domenica quale VEGLIA PASQUALE della settimana,il candelabro è pienamente giustificato.


Il nono braccio,quello centrale, vuole significare Cristo centro  del Mistero della salvezza che compie e illumina!   


VORREI ANCHE SMENTIRE CHE NELLE CELEBRAZIONI DEL CAMMINO NEOCATECUMENALE IL CANDELABRO A NOVE BRACCI  SOSTITUISCE,SULL'
ALTARE, LA CROCE!LE NORME LITURGICHE VIGENTI NON PROIBISCONO L'USO DEL CANDELABRO A NOVE BRACCI.

NON IMPONGONO CHE LA CROCE SIA  OBBLIGATORIAMENTE SULL'ALTARE.LA CROCE INFATTI PUO' STARE ANCHE ACCANTO ALL'ALTARE .L'IMPORTANTE E' CHE SIA BEN VISIBILE.


L'Ordinameto Generale del Messale Romano infatti a questo proposito afferma quanto segue:

308. Inoltre vi sia sopra l’altare, o accanto ad esso, una croce, con l’immagine di Cristo crocifisso, ben visibile allo sguardo del popolo radunato. Conviene che questa croce rimanga vicino all’altare anche al di fuori delle celebrazioni liturgiche, per ricordare alla mente dei fedeli la salvifica Passione del Signore.



Vorrei poi ricordare che il termine Mensa eucaristica è usato da moltissimi documenti del Magistero e ne fa allusione la prima lettera ai Corinti:

Corinti 11,17-22

"Mentre vi do queste istruzioni, non posso lodarvi, perché vi riunite insieme non per il meglio, ma per il peggio. 18Innanzi tutto sento dire che, quando vi radunate in assemblea, vi sono divisioni tra voi, e in parte lo credo. 19È necessario infatti che sorgano fazioni tra voi, perché in mezzo a voi si manifestino quelli che hanno superato la prova. 20Quando dunque vi radunate insieme, il vostro non è più un mangiare la cena del Signore. 21Ciascuno infatti, quando siete a tavola, comincia a prendere il proprio pasto e così uno ha fame, l’altro è ubriaco. 22Non avete forse le vostre case per mangiare e per bere? O volete gettare il disprezzo sulla Chiesa di Dio e umiliare chi non ha niente? Che devo dirvi? Lodarvi? In questo non vi lodo!".

E' chiaro che il termine  Cena del Signore  di San Paolo richiama immediatamente un altro termine  "Mensa" senza negare il VALORE SACRIFICALE.Il Concilio Vaticano II ,pur sottolineando il valore sacrificale della Messa, ha fatto emergere anche la sua dimensione conviviale.Infatti Nella Costituzione Dogmatica Sacrosantum Concilium n.47 l'Eucarestia  viene definita "Convito Pasquale"e l'altare viene definito "Mensa del Corpo del Signore(n.48)".

Vorrei ricordare anche l'Ordinamento Generale del Messale Romano chiama L'ALTARE ANCHE MENSA.

L'AUTRICE AFFERMA:

"L'uso della Hannukkiàh dà l'idea che costoro intendono elevare nella Chiesa Cattolica un qualche "nuovo altare del Secondo Tempio", quello la cui distruzione fu profetizzata da Cristo. Mettere un riferimento del Secondo Tempio nella Chiesa che celebra il Sacramento del Tempio/Corpo di Cristo è un operazione blasfema".

NOSTRA RISPOSTA

Ho già spiegato il significato del candelabro a nove bracci,non è certo quello illustrato dall'autrice del Thread,non si vuole elevare alcun nuovo altare.Tra l'altro,lo ripeto,la Signora continua a fare affermazioni confuse e contraddittorie.Prima afferma che nelle celebrazioni del Cammino non c'è altare ma solo mensa poi sostiene il contrario cioè che gli iniziatori vogliono elevare UN NUOVO ALTARE.

SI METTA D'ACCORDO CON SE STESSA!!

Si tratta di ragionamneti assolutamente capziosi,falsi,pieni di sofismi fasulli che hanno il solo scopo di confondere,ingannare  alzare cortine fumogene in modo subdolo.

L'AUTRICE AFFERMA:

"Anche su questa immagine a lato c’è poco da ragionare: essa è sincretica il che fa rima con eretica. Troppi simboli veterotestamentari contornano la croce. Essi richiamano, piuttosto che i Vangeli inseriti nel titolo, la merkavàh di Ezechiele: sono ben riconoscibili, in basso, le ruote del "carro". Assolutamente inaccettabile la raffigurazione di Nostro Signore con la tunica... non è stato scritto in Gv 19,24 “Non stracciamola, ma tiriamo a sorte a chi tocca. Così si adempiva la Scrittura: Si son divise tra loro le mie vesti e sulla mia tunica han gettato la sorte”?

NOSTRA RISPOSTA

Mi chiedo in quale modo una immagine che raffigura Cristo crocifisso possa essere sincretica?
Mi sorge il dubbio che gli "Osservatori"ignorino il senso del termine  SINCRETISMO RELIGIOSO!Secondo loro Kiko disegnando quel Cristo con tunica avrebbe voluto  inviare il messaggio seconod il quale l'ebraismo e il cristianesimo sono uguali?

MI SEMBRA UNA INTEREPRETAZIONE ARBITRARIA E FANTASIOSA

A me sembra,posso sbagliare, che quelli che sono  definiti "simboli veterotestamentari,non siano
la rappresentazione della Merchavà di Ezechiele ma il simbolo dei quattro evangelisti,si scorgono chiaramente i quattro animali che rappresentano gli evangelisti.D'altronde con tutta probabilità l'immagine è tratta da un evangeliario o da un Vangelo.

Ma se anche rappresentasse la Merchavà dove sarebbe il SINCRETISMO?



Giovanni Paolo II celebra con il Candelabro a nove bracci
 L'AUTRICE AFFERMA:

"Kiko pensa che quella tunica – tutta di un pezzo e priva di cuciture, sia nella lettera sia nella metafora assolutamente integra – sia stata forata e sbrindellata dalla lancia di un pretoriano? Alla lettera e simbolicamente il dipinto è intollerabile. Inoltre quella tunica messa addosso al Cristo in croce col volto sfigurato è in realtà la tunica del Sommo Sacerdote che l’ha condannato, poiché vi si riconosce l’ephod sul petto (simbolo delle dodici tribù). Sfrontata e blasfema, oltre che brutta e cupa: ecco cos'è quest'immagine neocatecumenale, sulla quale Kiko comanda ai suoi fedeli di pregare.

NOSTRA RISPOSTA

Abbiamo già dimostrato che nella storia dell'arte cristiana,sovente Cristo è stato raffigurato in croce con un abito regale e e sacerdotale,Kiko non è stato certo il primo.Con tutta probabilità Kiko ha voluto rappresentare  Cristo Sommo Sacerdote a modo suo.Poi il signifiocato possiamo solo intuirlo non essendoci una spiegazione.L'autrice del blog "Osservatorio"riconosce addirittura l'efod di lino!!

In verità la figura è appena abbozzata ma comunque non capisco in cosa consisterebbe la blasfemia?Tra l'altro Kiko non ci comanda di pregare su questa immagine.  

ALTRA INTERPRETAZIONE ARBITRARIA E FANTASIOSA!

L'AUTRICE AFFERMA:

"Che dire di fronte a questi simboli che - a differenza di altri più volutamente ambigui - presentano riferimenti espliciti ed inquietanti ad una specie di "Nuovo Israele" inteso non come la Chiesa Cattolica, ma come qualcos'altro? E' evidente che non intendono la Chiesa portatrice della Nuova ed Eterna Alleanza: hanno trasformato gli Altari sui quali si riattualizza il Santo Sacrificio di Cristo in mense-e-basta"

NOSTRA RISPOSTA

Insieme ai vaneggiamneti astrusi,alle contorsioni mentali  vorremmo far notare che l'autrice si contraddice ancora riaffermando  che il Cammino avrebbe trasformato gli ALTARI in SEMPLICI MENSE E BASTA!
L'autrice mi sembra piuttosto confusa e contraddittoria fa affermazioni che successivamnete contraddice.
Sostiene che si vuole creare un NUOVO ALTARE ,poi dice che si vuole tornare all'ALTARE DEL SACRIFICIO EBRAICO.Conclude poi dicendo che l'altare non è più tale ma è considerato unicamenete COME MENSA.


Mi fermo qui ma di stupidaggini ce ne sarebbero ancora da commentare.Ma quello che ho detto mostra LA SCARSA SERIETA' DI QUESTE PERSONE!!

MA LA COSA CHE TAGLIA LA TESTA AL TORO E' COME MAI LA CONGREGAZIONE PER IL CULTO DIVINO NON HA MAI CHIESTO AL CAMMINO DI TOGLIERE QUESTO CANDELABRO?AH DIMENTICAVO CHE I  NOSTRI AMICI OSSERVATORI SONO LE SENTINELLE CHE SOSTITUISCONO L'AUTORITA' DELLA CHIESA!!

Forse ha ragione il gestore del blog http://www.cammino.info/ le stupidaggini che dicono gli "osservatori"ogni giorno sono maggiori di quelle che possiamo spalare!!


Insomma amici il blog "Osservatorio sul Cammino Neocatecumenale" somiglia sempre più ad una commedia tragicomica AD UN IGNOBILE BARACCONE,un CIRCO  SEMPRE PIU' RIDICOLO E PATETICO!

In base a quello che ho illustrato, lascio al buon senso dei lettori considerare l'attendibilità di un simile baraccone!!

RINNOVIAMO QUINDI L'INVITO A NON FREQUENTARE NE' TANTOMENO AD INTERVENIRE SU UN SIMILE BLOG SPAZZATURA !









Il Card.Ratzinger celebra con il candelabo a nove bracci