mercoledì 27 marzo 2013

Giovedì Santo in Coena Domini


Oggi,con la Messa in Coena Domini inizia il triduo Pasquale.Nella mattina,in ogni Diocesi,verrà celebrata la Messa crismale.La Messa del Crisma è la Celebrazione Eucaristica  presieduta dal vescovo nella cattedrale generalmente il mattino del Giovedì Santo.A questa Messa, che vuole significare l'unità della Chiesa locale raccolta intorno al proprio vescovo, sono invitati tutti i presbiteri della Diocesi quali, dopo l'omelia del vescovo, rinnovano le promesse fatte nel giorno della loro ordinazione sacerdotale.

Nel giovedì santo si ricorda sia l'istituzione dell'Eucarestia ,del ministero ,del sacerdozio e la consegna ,ai discepoli, del comandamento dell'amore (Gv 13,34).Per queste ragioni nel giovedì santo viene celebrata la Giornata sacerdotale.La Messa in Cena Domini è seguita dall'adorazione del Santissimo Sacramento deposto all'Altare della reposizione.

Nelle piccole Comunità Neocatecumenali ,dopo la celebrazione in parrocchia ,è prassi vivere la paraliturgia della lavanda dei piedi.Questa paraliturgia non vuole ripetere quella del Giovedì Santo nè sostituirla ma ha valore solo catechetico,di insegnamento per aiutare i neocatecumeni ad amare i fratelli e a mettersi a loro  servizio.




In questa paraliturgia,prima il Presbitero,se presente,poi il responsabile,diacono di fatto della comunità,lavano i piedi ai fratelli e li baciano.Anche gli altri possono lavare i piedi ma evitando di farlo a tutti.

La paraliturgia de Giovedi Santo della piccola comunità,ha senso marcatamente penitenziale e di riconciliazione , infatti all'inizio,si recita la preghiera penitenziale del confesso o confiteor in ginocchio e le preghiere spontanee hanno tono penitenziale e di riconciliazione.Questa celebrazione vuole preparare i neocatecumeni alla Pasqua.