venerdì 26 ottobre 2012

Un contributo di Yesostan che pubblichiamo con piacere!




                                     La Yeshivà il Santuario della Parola



"La Chiesa ha sempre venerato le divine Scritture come ha fatto per il Corpo stesso di Cristo.."

                                                 (Conc.Vat.II° Cost.Dogmatica  Dei Verbum n.21)   


Purtroppo molte persone accusano il CNC di fare un uso improprio della Scrittura, abusando in quel tipo di celebrazioni di segni liturgici in quelle "strane sale" che si trovano di solito nei seminari diocesani "Redemptoris Mater", ma anche nella Tenda di Porto San Giorgio o alla Domus Galilae.Chi ha avuto la fortuna di vedere realmente con i propri occhi la Yeshivà (come viene chiamata con il termine ebraico) che letteralmente significa "Casa dello studio", si è accorto che è tutt’altro che un obbrobrio, uno scempio architettonico, uno sgorbio di quel megalomane di Kiko.Questa Casa dello studio, ha una funzione importantissima, iniziare i seminaristi ma anche i catecumeni allo studio della parola, detto in termini neocatecumenali è fare la "Scrutatio Scripturae".Perché tutto ciò? Prima del Concilio Vaticano II si era persa l’unità dei due testamenti, l’Antico Testamento era raccontato più come una favola che come Parola di Dio. La Costituzione Dei Verbum ha voluto sottolineare l’importanza della Bibbia in toto.DV 16 "Dio dunque, il quale ha ispirato i libri dell’uno e dell’altro Testamento e ne è l’autore, ha sapientemente disposto che il Nuovo fosse nascosto nel Vecchio e il Vecchio fosse svelato nel Nuovo (cf S.Agostino, Quaest. In Hept,2,73). Poiché, anche se Cristo ha fondato la Nuova Alleanza nel sangue suo (cfr. Lc 22,20; 1 Cor 11,25), tuttavia i libri del Vecchio Testamento, integralmente assunti nella predicazione evangelica, acquistano e manifestano il loro pieno significato nel Nuovo Testamento (cfr. Mt 5,17; Lc 24,27), che essi a loro volta illuminano e spiegano.La Yeshivà ha quindi questa importantissima funzione, di aiutare il Popolo di Dio ad entrare nella sublime profondità delle Scritture.DV 12 Perciò, dovendo la sacra Scrittura esser letta e interpretata alla luce dello stesso Spirito mediante il quale è stata scritta, per ricavare con esattezza il senso dei sacri testi, si deve badare con non minore diligenza al contenuto e all'unità di tutta la Scrittura, tenuto debito conto della viva tradizione di tutta la Chiesa e dell'analogia della fede…Tutto questo nel CNC viene attuato. Anche qua come tutte le cose c’è una pedagogica gradualità, proprio per dare l’opportunità di entrare piano piano in questa ricchezza che è sottovaluta da molte persone.Gli iniziatori del CNC nel pensare e progettare questa casa dello studio, hanno avuto delle intuizioni geniali, perché mai fino a quel momento si era costruita una struttura del genere che iniziasse le persone a questa pratica che è il fondamento dei rabbini e degli ebrei, perché dice il Talmud "Meditate su di esse, studiatele, per estrarne tutto ciò che è suscettibile di mettersi in pratica", il rischio è quello di vedere il Vecchio Testamento come una raccolta di leggi fine a se stesse, valide per persone di un'altra religione e non capire che in essi si ha il compimento di tutto in Gesù Cristo.I segni e simboli verranno spiegati prossimamente a puntate, per dare la possibilità di analizzare ogni parte in modo appropriato.Ogni Parrocchia dovrebbe avere una Yeshivà, in modo che i fedeli possano conoscere questo immenso patrimonio. Nella Parrocchia di San Bartolo in Tuto a Scandicci, di cui prenderemo molto spunto, perché è una Parrocchia interamente progettata da Kiko Arguello insieme ad un equipe di architetti che lo ha aiutato, è il prototipo di Parrocchia secondo gli iniziatori del CNC, è presente la Yeshivà. Immaginate la ricchezza e l’importanza di un luogo dove una volta al mese viene fatta una celebrazione della Parola apposita, per chi vuole e un luogo dove chiunque in qualsiasi momento della giornata può andare la e scrutare le Scritture. È chiaro, non è una pratica protestante, nelle celebrazioni comunitaria che si svolgono una volta al mese si è aiutati dal discernimento di un presbitero, nelle scrutatio "personali", si può sempre andare a parlare con qualche prete, se non si ha capiti la Parola.
Qual è lo scopo principale? Che tutti i fedeli oltre a conoscere le Scritture, vedano attraverso quelle che il Signore parla. La Scrittura fa luce su i fatti della storia. Non è un "facciamo come ci pare" e si danno interpretazioni su interpretazioni dove chiunque dice tutto e il contrario di tutto su una parola. È un avvicinarsi, sempre con l’aiuto di un presbitero, alla Parola di Dio vedendo che lì parla concretamente, lì agisce.Bisogna fare attenzione a snaturare o a sminuire questa pratica, perché non si tratta di fare esegesi biblica, si tratta di attualizzare con l’esperienza data dai fratelli la Parola alla vita concreta. Non è qualcosa fuori di noi, scritta 2000 anni fa, è concreta, è attuale e ogni giorno parla alla nostra vita.
Non c’è bisogno che tutti arrivino a capire il perché c’è quel tipo di verbo greco lì, o quante volte appare quella parola nel Vangelo, quello è compito del Presbitero, ben venga se qualche laico si vuole avvicinare a questo tipo di studio, ma ne Presbitero, ne laico dimentichi che la Parola è viva, non è carta stampata.
Il Catechismo della Chiesa Cattolica riassume tutto questo splendidamente.CCC 2653 La Chiesa "esorta con forza e insistenza tutti i fedeli. . . ad apprendere "la sublime scienza di Gesù Cristo" con la frequente lettura delle divine Scritture. . . Però la lettura della Sacra Scrittura dev'essere accompagnata dalla preghiera, affinché possa svolgersi il colloquio tra Dio e l'uomo; poiché "gli parliamo quando preghiamo e lo ascoltiamo quando leggiamo gli oracoli divini" [Conc. Ecum. Vat. II, Dei Verbum, 25; cf Sant'Ambrogio, De officis ministrorum: PL 16, 50A].CCC 2654 I Padri della vita spirituale, parafrasando Mt 7, 7, così riassumono le disposizioni del cuore nutrito dalla Parola di Dio nella preghiera: "Cercate leggendo e troverete meditando; bussate pregando e vi sarà aperto dalla contemplazione" [Guigo il Certosino, Scala claustralium: PL 184, 476C].Riassumendo, è di vitale importanza che ci sia un luogo adatto che favorisca lo studio delle Scritture, non fine a se stesso ma per il personale nutrimento spirituale. Anche se criticato non si sa per quale motivo, tutto questo nel CNC viene attuato, inizialmente nei seminari e successivamente anche nelle Parrocchie in cui è presente il CNC, con delle celebrazioni mensili domenicali.Chi ha potuto partecipare a queste celebrazioni mensili, che si svolgono di domenica, ha potuto vedere come è impressionante vedere 50-60 e in alcune parrocchie anche 100-120 giovani che "sprecano" un loro pomeriggio, per stare con Gesù Cristo, per conoscerlo profondamente, perché dice San Girolamo "L’ignoranza delle Scritture, infatti, è ignoranza di Cristo" (San Girolamo, Comm. In Is., Prol.), mettere in comune ciò che il Signore gli ha voluto dire se hanno capito, se sono riusciti a rompere questi sette sigilli come dice la Scrittura "E vidi, nella mano destra di Colui che sedeva sul trono, un libro scritto sul lato interno e su quello esterno, sigillato con sette sigilli" (Ap 5,1), se sono venuti alla luce alcuni demoni che li tenevano schiavi di qualche peccato, per poi lodare il Signore celebrando i Vespri e fare sette minuti di adorazione eucaristica con il Santissimo Sacramento esposto.Ci dicono che siamo degli eretici, che interpretiamo le Scritture come dei protestanti, bè possono pensare quello che vogliono, ma vedere dei giovani che rinunciano a delle domeniche, che rinunciano a vedere le partite la domenica pomeriggio, sfogliando la Bibbia per chiedere aiuto a Dio…non ha accusa che regga.

Il prossimo post presenterà approfonditamente la parte posteriore della Yeshiva.