venerdì 13 gennaio 2012

Dissentiamo dall'articolo di Sandro Magister non dice la verità!



E' noto che il giornalista Sandro Magister non ha mai nutrito grande simpatia per il Cammino.Lo ha manifestato in varie occasioni.Ora che si profila l'approvazione della prassi liturgica del Cammino Neocatecumenale(20 gennaio)non poteva mancare il suo solito articolo stizzoso e acido.Riteniamo e ci dispiace,che in questi giorni attraverso il suo blog ,chiesa.espresso.repubblica.it,Magister non abbia fatto un buon servizio ai  suoi lettori.Ci meraviglia e sorprende che un giornalista professionista  noto e qualificato ,che si presenta anche in televisione, possa fare simili scivoloni distorcendo la verità dei fatti e dando credito a voci che girano sul web,ed hanno come origine squallidi blog.Ci sorprende che  diffonda notizie senza verificarne l'attendibilità.Non è serio e questo ci dispiace.Attraverso questo Thread vorremmo manifestare il nostro dissenso e rammarico per il suo articolo che riteniamo del tutto sbagliato e scorretto.

Vorrei passare in rassegna alcune affermazioni fatte dal Sig.Magister che traiamo dal suo blog.Le troviamo assolutamente sbagliate e alquanto false e destituite di ogni fondamento.Saltiamo la premessa ,anch'essa assai discutibile, vorremmo riflettere sui quattro elementi che egli crede distinguano le celebrazioni del Cammino:

Magister afferma:

"Le messe delle comunità neocatecumenali si distinguono da sempre per almeno quattro elementi.

1. Vengono celebrate in gruppi ristretti, corrispondenti ai diversi stadi di avanzamento nel percorso catechetico. Se in una parrocchia, ad esempio, le comunità neocatecumenali sono dodici, ciascuna a un diverso stadio, altrettante saranno le messe, celebrate in locali separati più o meno alla stessa ora, preferibilmente la sera del sabato"
.

Rispondiamo:

"Quello che dice il Sig.Magister non è esatto.Le celebrazioni delle Comunità Neocatecumenali non vengono celebrate in gruppi ristretti dato che fanno parte della pastorale liturgica domenicale della parrocchia e sono aperte a tutti.Sono Messe come tutte le altre non Messe ristrette.

Basta leggere l'Art 13 dello Statuto:" Le celebrazioni dell’Eucaristia delle comunità neocatecumenali al sabato sera fanno parte della pastorale liturgica domenicale della parrocchia e sono aperte anche ad altri fedeli".

Non so dove il Sig.Magister abbia visto dodici celebrazioni per dodici comunità celebrate contemporaneamente?Magari fosse possibile!Non è vero o almeno è molto raro.Sono in Cammino da 26 anni ed abbiamo sempre celebrato tutte le comunità  insieme.Per celebrare dodici Eucarestie contemporaneamente occorrerebbero dodici Sacerdoti?Semmai in qualche parrocchia si celebra per tappe ma ciò non viene fatto per capriccio ma per rispettare i tempi di maturazione delle comunità dato che il Cammino è un neocatecumenato,una iniziazione progressiva.Ma anche questo è rarissimo non è la norma.

Magister continua:

 "2. L'ambiente e l'arredo ricalcano l'immagine del banchetto: una tavola con attorno i commensali seduti. Anche quando i neocatecumenali celebrano la messa non in una sala parrocchiale ma in una chiesa, l'altare lo ignorano. Collocano una tavola al centro e vi si siedono attorno in cerchio".

Risposta:

"Anche queste affermazioni sono sbagliate o comunque  imprecise.Cosa significa che l'ambiente e l'arredo ricalcano l'immagine del banchetto?L'arredo che il Signor Magister vede normalmente in Chiesa cosa pensa ricalchi?A parte che l'Eucarestia è anche banchetto basta leggere il Catechismo della Chiesa Cattolica e tanti altri documenti del Magistero oltre che la Lettera di San Paolo ai Romani.Ma poi chiedo:Cosa c'è di sbagliato nel fatto che l'Eucarestia sia vista come banchetto o cena del Signore?Dove sta l'errore nel sottolineare la dimensione conviviale?

La dimensione conviviale è uno degli elementi  e significati dell'Eucarestia.Il sottolineare l'aspetto conviviale non cancella o riduce gli altri significati  dell'Eucarestia incluso quello sacrificale.Non è mettendo la Mensa Eucaristica al centro o  le sedie attorno all'altare che cancelliamo il valore sacrificale della Messa.

Inoltre non è esatto dire che quando si celebra in chiesa l'altare consacrato viene ignorato.Per quanto mi riguarda,proprio sabato scorso abbiamo celebrato in chiesa ,perchè il locale parrocchiale nel quale generalmente celebriamo era occupato ,ed abbiamo celebrato all'altare consacrato.Almeno nella mia esperienza abbiamo fatto sempre così.Si tratta quindi di dicerie raccolte dal web.

Riporto quanto afferma il CCC al punto 1329

Tra i modi con cui si chiama l'Eucarestia il CCC afferma:

"1329 Cena del Signore , (1Cor 11,20 ] perché si tratta della Cena che il Signore ha consumato con i suoi discepoli la vigilia della sua Passione e dell'anticipazione della cena delle nozze dell'Agnello [Cf Ap 19,9 ] nella Gerusalemme celeste"

Il Sig Magister continua:

"3. Le letture bibliche della messa sono precedute ciascuna da un'ampia "monizione" da parte dell'uno o dell'altro dei catechisti che guidano la comunità e sono seguite, specie dopo il Vangelo, dalle "risonanze", ossia dalle riflessioni personali di un ampio numero dei presenti. L'omelia del sacerdote si aggiunge alle "risonanze" senza distinguersi da esse".

Risposta

Queste affermazioni del Sig.Magister sono false.La famosa lettera di Arinze del 2005 precisava che le sia le risonanze che le monizioni erano permesse.Il Sig.Magister non avrà mai preso parte ad una celebrazioni delle comunità neocatecumenali nè ha letto bene lo Statuto del Cammino.Infatti le celebrazioni dell'Eucarestia non sono animate  e preparate solo dai catechisti ma da tutti i fratelli(Cf art.13 comma 4 Statuto).Altrettanto falso è quanto dice a proprosito delle risonanze e dell'omelia.Non è affatto vero che l'omelia si aggiunge alle risonanze senza distinguersi da esse.L'omelia è molto diversa dalla risonanza e nessun fratello del Cammino,facendo la risonanza, intende fare l'omelia ma vuole solo offrire la propria testimonianza sulla Parola proclamata.Circa la lunghezza delle monizioni in questi anni si è proceduto ad un deciso snellimento e comunque la lunghezza dipende dalla persona a persona e dalle circostanze.In genere le monizioni sono brevi.

Magister continua:

"4. La comunione avviene anch'essa riproducendo il modulo del banchetto. Il pane consacrato – un grosso pane azzimo di farina di frumento, per due terzi bianca e per un terzo integrale, preparato e cotto con le regole minuziose stabilite da Kiko – viene spezzato e distribuito ai presenti, che restano ai loro posti. A distribuzione ultimata, viene mangiato contemporaneamente da tutti, compreso il sacerdote. Successivamente, questi passa dall'uno all'altro con il calice del vino consacrato, al quale ciascuno beve".

Risposta

La comunione avviene come permette la Chiesa e come previsto dallo Statuto(Cf.art.13 comma 3).Vorrei poi sapere dove ha tratto l'informazione secondo la quale  nel pane azzimo, delle celebrazioni del Cammino Neocatecumenale verrebbero  usati due terzi di farina bianca e per un terzo di farina integrale?E' UNA FALSITA' BELLA E BUONA che smentisco categoricamente!

Ho il plico con le indicazioni su come si prepara il pane azzimo che viene distribuito a chi prepara il pane per le celebrazioni.Purtroppo non dispongo di scanner altrimenti lo mostrerei.Potrei però spedirlo alla redazione del Sig.Magister se lo desidera. ma credo non gli interessi.Ma escludo categoricamente  e smentisco che venga usata farina integrale questa è pura fantasia.Si usa la normale  farina di frumento che si usa per le comuni Ostie Magister si informi meglio.

Riporto gli ingredienti che traggo dal plico che si usa per preparate il Pane Azzimo per le celebarzioni Eucaristiche:

Ingredienti

1)200 g.di acqua calda,ma non bollente;
2)da 350 a 400 gr di farina bianca(quanta ne assorbe)
3)un pizzico di sale 

Viene cotto a 150 gradi.

Non credo che Kiko Arguello abbia scritto materialmente questo plico o abbia dettato gli ingredientì.In ogni caso il pane azzimo è perfettamente conforme alle norme liturgiche del Messale Romano.

Dissentiamo completamente dall' infelice e sconclusionato articolo di Sandro Magister ci sembra una accozzaglia di luoghi comuni,pettegolezzi,dicerie  raccattate qua e la sul web.iDispiace che una persona come lui si presti allo squallido gioco di certi ,ancor più squallidi blog.