mercoledì 23 luglio 2014

Rapporto sulla secolarizzaizone dell'Italia!Sempre meno battesimi,cresime,matrimoni,vocazioni!



Cari amici ho letto,con grande interesse i risultati di una indagine sulla Chiesa Italiana pubblicata su un giornale on line presente a questo link:http://www.huffingtonpost.it/2014/02/26/matrinoni-battesimi-secolalirizzazione_n_4859754.html.

Da quanto pubblicato da questo giornale emerge una sempre maggiore secolarizzazione dell'Italia.
Diminuiscono i matrimoni in chiesa i battesimi il numero dei Sacerdoti,le prime comunioni e le cresime anche per effetto,secondo noi,della denatalità sempre maggiore.Occupandomi della catechesi battesimale,ho il polso di questa tendenza e posso testimoniare che sono sempre meno le coppie che si sposano in chiesa.Preferiscono convivere senza legami oppure sposarsi solo civilmente.Su una ventina di coppie incontrate,solo due erano sposate in chiesa con rito cattolico.La Chiesa Italiana quindi è sempre più un piccolo gregge e sono finiti i tempi delle masse in chiesa.E' evidente quindi che bisogna finalmente passare ad una nuova pastorale più missionaria,più dinamica che deve portare ad uscire dalle parrocchie per andare verso i lontani,come Papa Francesco continua  a dire dall'inizio del suo Pontificato.Questa mentalità però fatica molto a farsi strada e ci sono molte resistenze in molti cattolici i quali continuano a pensare che essere tali significhi unicamente andare in chiesa per le celebrazioni o per pregare o per limitarsi a qualche impegno.Parlavo qualche giorno fa con una amica della azione cattolica,associazione cattolica rispettabile, dicendogli che l'uscire dalle parrocchie ,per andare per le strade ,non era una caratteristica o peculiarità del Cammino Neocatecumenale ma un impegno derivante dall'essere dei cristiani dei battezzati.E' quindi compito di tutti i cristiani testimomiare ed annunciare il Vangelo.Notavo però l'estrema difficoltà di questa amica di entrare in questa nuova prospetiva anche soltanto mentalmente.Troppo forte era in lei lo schema di un cattolicesimo basato sulla pastorale sacramentale basata sul recarsi al tempio.Ma il tempo della parrocchia chiusa in se stessa è giunto al termine. Troppo forte è ancora la tendenza a vivere la fede in modo individuale ,privato recandosi solo al tempio.Capisco le difficoltà di chi non vuole o non sa come porsi di fronte alla nuova evangelizzazione perchè non è stato mai preparato a qualcosa di diverso.Ma bisogna cambiare mentalità e bisogna farlo alla svelta perchè la Chiesa italiana,come ho detto,è sempre più piccola.

Cari "osservatori"cosa fate voi per la nuova evangelizzazione?Non vi piacciono le cento piazze del Cammino?Fate qualcosa voi invece di limitarvi a criticare e a dire scemenze.Il Papa chiede anche a voi di uscire di impegnarvi per la nuova evangelizzazione.Uscite dal mondo virtuale del blog e ritornate nel mondo reale delle strade  del mondo che è molto secolarizzato e scristianizzato.Non perdete altro tempo scrivendo sciocchezze e cretinate su un blog,criticando in modo stupido e cretino,chi invece cerca di impegnarsi per annunciare il Vangelo.

domenica 20 luglio 2014

L'ennesimo "scoop" dell'"osservatorio sul Cammino Neocatecumenale!



Cari amici in questi anni l'"osservatorio" ci ha deliziato con i migliori "scoop". Tripudio ci ha fatto
sapere che il Papa non avrebbe confermato ,definitivamente ,lo Statuto,diceva di averlo letto sul sito della Conferenza Episcopale Giapponese.La teologhessa Mic(Maria Guarini)sosteneva che il 13 giugno 2008 non ci sarebbe stata alcuna approvazione definitiva dello Statuto,lo aveva saputo da un referente di Curia.Successivamente ci fu un l'altro "scoop"secondo il quale ci sarebbe stata la feria IV e l'Eucarestia del sabato sera sarebbe stata eliminata e l'art.13 dello Statuto sarebbe stato addirittura modificato.Dopo tutti questi "gioielli" del giornalismo,in questi giorni abbiamo appreso un nuovo "scoop"da parte di una fantomatica "bene informata"Sarah apparsa magicamente sull'"osservatorio".Secondo questa informatrice l'ultima udienza di Kiko con il Papa/privata)sarebbe stata un rimprovero da parte del Santo Padre per la disubbidienza di Kiko e dei Presbiteri che fanno il Cammino.Poi sempre Sarah ,ci informava che nell''udienza in questione ,il Papa,avrebbe detto che intendeva dare seguito alla feria IV e poi ancora successivamente diceva che il Card.Vallini,Vicario del Papa,avrebbe proibito le celebrazioni del sabato sera.Diciamo chiaramente che tutte queste notizie sono false e destituite di ogni fondamento.Sono BUFALE messe in giro dallo stupido blog "osservatorio"per confondere ,provocare e mettersi in evidenza.Il blog "osservatorio" ha la necessità di comportarsi in questo modo per sopravvivere ,dato che va velocemente spegnendosi, non ha più argomenti ed è ormai ridotto a pochi reduci.Riscuote uno scarsissimo successo ed è sempre meno seguito. Per questo cerca di attirare l'attenzione sparando false notizie,gossip.Non  credo che ci sia qualcuno così ingenuo da  credere alle sciocchezze che scrive l'"osservatorio"ma semmai ci fosse qualcuno che avesse ancora qualche dubbio,si renda conto,dopo questa ultima bufala,della loro assoluta non credibilità.

Allora rinnovo l'invito a lasciar perdere il blog "osservatorio sul cammino neocatcumenale seondo verità.Non intervenite nelle loro discussioni stupide e puerili,tanto vi censureranno.Sono così a corto di argomenti che non sanno fare altro che insultare,calunniare.Lascaiteli perdere!  

giovedì 17 luglio 2014

Nella preghiera mente e voce debbono andare insieme!



Cari amici fino a qualche tempo fa si parlava di riforma della riforma della liturgia.Qualcuno sperava
nel ritorno al latino nella Messa o alla reintroduzione di parti in latino.Per fortuna,o provvidenzialmente,
con l'elezione di Papa Francesco,questo pallone si è sgonfiato miseramente.A dire il vero non ci avevo mai creduto dato che,tranne i tradizionalisti e qualche Cardinale di Curia,nessuno vuole veramente una riforma della riforma della liturgia.La Messa in lingua volgare è stata accettata di buon grado e non c'è alcuna nostalgia del latino,la lingua volgare va più che bene,se si eccettua,come è detto,gli ambienti tradizionalisti fissati fanaticamente con il latino.Il latino è la lingua liturgica ma dal momento che il Vaticano II ha voluto ribadire che la partecipazione alla liturgia deve essere attiva e consapevole,bene fece la Commissione presieduta da Mons.A.Bugnini ma soprattutto Papa Paolo VI,a tradurre tutto il nuovo Messale nelle lingue volgari e parlate.Non è possibile partecipare pienamente se non si capisce quello che si sta dicendo e se si assiste a qualcosa che si svolge in una lingua che non si parla nè capisce.Qualche tempo fa,parlando con un Sacerdote Gesuita,piuttosto anziano,mi raccontò di una sua visita ad un convento di suore fatta in gioventù,prima della riforma post Vaticano II.Le suore stavano 
recitando la liturgia delle ore in latino ovviamente.Mi raccontava,provocando la mia ilarità,che una
povera suora,non conoscendo il latino,essendo analfabeta,seguiva la preghiera trasformando le parole in latino del breviario in parole napoletane che somigliavano per assonanza.Altro episodio simile mi fu raccontato da un Sacerdote,ora in cielo,che recitava la Messa,prima del Vaticano II,nella Chiesa di San Vincenzo ai Vergini a Napoli.Mi riferiva di come il popolo storpiasse completamente il latino trasformandolo in espressioni napoletane.Tutte cose reali non inventate.Ma  a questo proprosito vorrei offrire il pensiero contenuto in un libro di Pierfarncesco Stagi che tratta dell'eperienza di Dio di San Benedetto da Norcia.Già ai tempi di San Benedetto si coglieva la difficoltà dei frati illetterati a pregare in latino  e a comprendere la regola dell'Ordine Benedettino che era tutta in latino:


“Benedetto ha ben presente [nella sua Regola] le difficoltà di comprensione provenienti  
dalla LINGUA LATINA (molti monaci erano illetterati o semianalfabeti),quando ha osservato che SE CIO' CHE SI DICE NON CONCORDA CON CIO'CHE SI COMPRENDE, oppure se CIO' CHE SI COMPRENDE NON PROVIENE DIRETTAMENTE DA CIO' CHE SI DICE,NON C'E' ESPERIENZA RELIGIOSA  e ancora di più NON C'E' AUTENTICA PREGHIERA MA UN CONFUSO VOCIARE.Dovrebbero per inciso riflettere su questo aspetto COLORO CHE OGGI SOSTENGONO LA REINTRODUZIONE GENERALIZZATA DEL LATINO NEGLI UFFICI LITURGICI: SI PUO' FARE ESPERIENZA DI CIO' CHE ORMAI NON SI COMPRENDE,o si comprende solo dopo un attento studio,in cui la mente rischia di perdere la propria spontaneità ‘a caccia’ delle parole? E’ AUTENTICA  un’esperienza che nasce soltanto da un ASCOLTO SENZA COMPRENSIONE,SE NON L'INTUIZIONE DI UN VAGO E INQUIETANTE SENSO DEL MISTERO?Naturalmente il discorso è diverso per i monaci che possono permettersi una lunga educazione ‘finalizzata’ a questa comprensione”.


Fonte: Pierfrancesco Stagi, Benedetto da Norcia. L’esperienza di Dio, Borla, Roma 2014, p. 134.


 

sabato 12 luglio 2014

Papa Francesco ha ricevuto ieri in udienza privata Kiko Argüello!


Cari amici è di due giorni fa la notizia che il Papa Francesco ha ricevuto,in udienza privata,Kiko Arguello,iniziatore del Cammino Neocatecumenale:

"Citta' del Vaticano, 10 Luglio 2014

La Sala Stampa vaticana informa che Papa Francesco ha ricevuto ieri pomeriggio, in Vaticano, l'iniziatore del Cammino Neocatecumenale, Kiko Argüello.L'udienza, privata, si è svolta in un clima di grande cordialità, come riferisce una nota dell'ufficio stampa del Cammino.Il Pontefice ha ribadito ancora una volta l'importanza e il bene che la realtà ecclesiale iniziata da Argüello sta facendo al mondo intero da oltre 40 anni. Tra gli argomenti affontati alcune tematiche legate alla vita dell'itinerario Neocatecumenale e della Chiesa in generale".


Ricordo che all'indomani della elezione di Papa Francesco un anonimo commentatore scrisse a questo blog dicendo,evidentemente deluso dalle dimissioni di Papa B.XVI ,che il  nuovo Pontefice avrebbe smontato la Domus Galileae.Nella logica distorta e malata del blog "osservatorio"il Papa B XVI doveva essere il castigatore del Cammino.Ricordo i commenti del dopo ultima udienza di Papa Francesco al Cammino,nella quale si diceva che Bergoglio ci aveva "tirato le orecchie".Sono anni che il blog "osservatorio"cerca di distorcere e strumentalizzare i Papi in chiave anticammino prendendo delle bastonate incredibili.Alla fine poi se ne escono con le solite scemenze,stupidaggini.Ora mi chiedo cosa si inventeranno in occasione di questa ultima udienza?Quale altra stupidaggine diranno?Io continuo ad invitare i fratelli del Cammino a non intervenire nelle loro stupide discussioni.Sono dei poveri scemi lasciateli perdere.

lunedì 7 luglio 2014

Ma l'"osservatorio"non è un blog sul Cammino?Cosa c'entra il Summorum Pontificum?


Notate i sette candelabri evidente richiamo alla menorah ebraica



Cari amici i nostri amici del cosiddetto patetico e ridicolo"osservatorio"dedicano un thread al settimo anniversario del Motu Proprio Summorum Pontificum.Ci chiediamo,cosa ci faccia un simile thread su un blog che ha la velleità di "osservare"il Cammino Neocatecumenale?Cosa c'entra il Summorum Pontificum con il Cammino Neocatecumenale?Quando tiriamo in ballo la vicenda dei Francescani dell'Immacolata,i cosiddetti "osservatorucoli",soprattutto Lino Lista ,si trincerano,con grande ipocrisia,dietro la scusa,secondo la quale,l'argomento FI non sarebbe di loro pertinenza e non li riguarderebbe essendo il loro,un blog sul Cammino Neocatecumenale.Beh allora ripeto la domanda:Che c'entra il Summorum Pontificum con il Cammino?

Cari "osservatoriuna domandina semplice semplice a cui vorrei rispondeste!!


Gli "osservatorucoli"fanno un ridicolo e pretestuoso confronto tra la Messa Tridentina e le celebrazioni del sabato sera,presentando la prima come la "Messa ideale"verso la quale andrebbero,secondo loro, quelli che abbandonano il Cammino,cosa assolutamente falsa,molti fuoriusciti dal Cammino non sanno nemmeno dell'esistenza della Messa Tridentina.Poichè non scendiamo dalle montagne con la piena,abbiamo capito già da un pezzo ,che il vero obiettivo degli attacchi dell'"osservatorio"non è il Cammino ma il Concilio Vaticano II e la riforma liturgica operata da Papa Paolo VI che scaturì nel Messale Romano del 1970.

La verità è che la Messa Tridentina non è affatto quell'ideale che i tradizionalisti e anche l'"osservatorio" ci
descrivono.E' vero che il rito Tridentino è stata la forma ordinaria del rito latino dal 1570 al 1969 ma non era esente da difetti anche grandi.Chi vi ha partecipato ,almeno una volta, si rende conto benissimo dei pregi ma anche dei difetti e dei limiti di questo rito.Anche il Motu Proprio Summorum Pontificum,tanto elogiato anche dall'"osservatorio"non è esente da cose discutibili come la vicenda dei Francescani dell'Immacolata ha evidenziato.La Chiesa,con il Concilio Vaticano II ha voluto riformare il Messale Tridentino proprio perchè ne vedeva i difetti e l'inadeguatezza.I Padri del Concilio Vaticano II avevano celebrato il Rito Tridentino e lo conoscevano benissimo.

In realtà noi pensiamo,siamo in buona compagnia,che il Summorum Pontificum,se pure nato con buone intenzioni,non abbia influito positivamente sugli strappi con il mondo tradizionalista nè è servito realmente a risolvere il problema degli abusi liturgici che sono provocati ,più che altro,dall'ignoranza e dalla superficialità.Il Summorum Pontificum ha creato e crea problemi di carattere pastorale perchè crea un dualismo una dicotomia.La vicenda dei Francescani dell'Immacolata ne è un esempio chiaro.Si parla di arricchimento della forma ordinaria del rito romano,attraverso la coesistenza di esso con quello precedente.Noi esprimiamo le nostre perplessità circa questo perchè riteniamo che la coesistenza delle due forme sia già presente nel rito romano riformato dopo il Vaticano II.La Chiesa ha riformato il Messale di Pio V sopprimendone alcune parti non più adeguate.Ci chiediamo,quale arricchimento possa venire dalla riproposizione  di un rito ritenuto già,cinquanta anni fa,superato e da riformare?

Comunque ai filotradizionisti "osservatori"del Cammino,proprongo la lettura di un libro scritto da G.Boselli intitolato :  Nobile semplicità. Liturgia, arte e architettura del Vaticano II, Edizioni Qiqajon, Comunità di Bose.Tratta il tema dei problemi derivati dalla coesistenza delle due forme del rito romano.Ne proprongo uno stralcio:


LA COESISTENZA DELLE DUE FORME DI RITO ROMANO
A proposito di questioni aperte, non si può dimenticare la coesistenza delle due forme o usi del rito romano in seguito al motuproprio Summorum Pontificum di papa Benedetto XVI del 2007. Mi sembra impossibile conciliare questo documento con l’auspicio espresso in termini quanto mai chiari nella Sacrosanctum concilium. Il concilio era convinto che la liturgia romana prima del Vaticano II non fosse più rispondente alle esigenze teologiche, spirituali e formali della nostra epoca e che inoltre nel corso della storia fossero andati perduti elementi di grande valore. La forma preconciliare della liturgia romana era giudicata non più adeguata all’impostazione teologica di base della Sacrosanctum concilium. Inoltre in quest’ultima si postula la necessità di una riforma “qualora si siano introdotti elementi meno rispondenti all’intima natura della liturgia stessa” (SC 21). Si potrebbero ancora citare alcuni aspetti supplementari dell’applicazione e della ricezione della Sacrosanctum concilium per sottolineare che la liturgia romana nella sua forma postridentina non è conciliabile con gli obiettivi del concilio ecumenico. Inoltre la presa di posizione del motuproprio incoraggia una visione individualistica della liturgia, tipica dell’epoca postmoderna, sulla base della “scelta” personale della forma di celebrazione da parte del presbitero o di un gruppo interessato, scelta che quindi può avere conseguenze negative sulla vita di una comunità locale o anche diocesana. Su questo punto, la chiesa cattolica si trova di fronte a una questione aperta ed estremamente grave per la liturgia, ma che eccede ampiamente l’ambito liturgico.

 Da un brano dello studio di Martin Klöckener, “Sacrosanctum Concilium: ricezione, attualità e problemi aperti (pp. 37-66 del volume; qui pp. 58-59)contenuto nel volume indicato.

Cari "osservatori"giù la maschera!!Siete tradizionalisti,lo abbiamo capito già da molto tempo.
Perchè vi nascondete?Abbiate il coraggio di ammetterlo.

sabato 5 luglio 2014

Annotazioni canoniche di Mons.Arrieta all'approvazione dello Statuto 2008







Cari amici vorrei riproporre le annotazioni canoniche che Mons.Juan Ignacio Arrieta fece dopo l'approvazione definitiva dello Statuto nel 2008.Contiene delle affermazioni molto importanti che bisogna ricordare.Anzitutto Mons.Arrieta sottolinea l'importanza dello Statuto e della sua esatta applicazione.Poi ricorda che il Cammino NON E' UN MOVIMENTO NE' ASSOCIAZIONE.Può darsi che sia un baccalà,pesce,tra l'altro molto pregiato,ma il Sig.Lino Lista rimane un asino per la sua ignoranza.G.P.II nel discorso del settembre 2002 non citò affatto la nota  redazionale di Acta Apostolica Sedis.Prima,perchè non aveva alcuna importanza,se fosse stata importante
sarebbe stata citata.Ma in tutte le udienze di G.P.II e dei suoi successori,non è stata mai menzionata.La nota redazionale  infatti non è parte del testo della lettera,ma è una aggiunta posteriore che "interpreta"il pensiero del Papa.Una interpretazione,oltretutto, che non toglie nulla ,non poteva farlo,nè sminuisce l'evidente riconoscimento Papale .Il richiamo alla pagina di Acta Apostolica Sedis quindi ,non è una citazione della nota redazionale che,lo ripeto,non viene minimamente richiamata,ma è una citazione della fonte da cui è possibile ricavare questo importantissimo documento.L'epistola ogniqualvolta infatti,come tutti i documenti Magisteriali,contrariamente alla lettera di arinze,e come previsto dalla prassi canonica,fu pubblicato sugli organi ufficiali della Santa Sede tra cui Acta Apostolica Sedis e Osservatore Romano.Il Sig.Lino Lista farebbe bene a parlare di cose che conosce ,lasciando parlare del Cammino chi lo conosce meglio di lui.Invito Lino a leggere queste annotazioni canoniche di una persona ben più competente .Parla anche del riconoscimento che G.P.II fece attraverso la lettera Ogniqualvolta del 1990 poi passata nello Statuto.Nemmeno Mons.Arrieta cita minimamente la nota redazionale di Acta Apostolica Sedis.

N.B.Il maiuscolo nel testo è mio.       



Annotazioni canoniche
di Mons. Juan Ignacio Arrieta

Segretario del Pontificio Consiglio per i Testi Legislativi
Già Preside dell’Istituto di Diritto Canonico san Pio X di Venezia

La Santa Sede ha approvato in modo definitivo lo Statuto giuridico del Cammino Neocatecumenale.Con la consegna formale del decreto di approvazione da parte del Presidente del Pontificio Consiglio per i Laici agli iniziatori del Cammino, Kiko Argüello e Carmen Hernández, e al Padre Mario Pezzi, si è concluso nella mattinata del 13 giugno 2008 l’iter giuridico avviato sei anni fa quando venne approvato ad experimentum il testo degli Statuti. Alcuni mesi prima, il Consiglio per i Laici era stato indicato dal Servo di Dio Giovanni Paolo II come il Dicastero che doveva assumere a nome della Santa Sede i lavori di approvazione di questi Statuti, pur non trattandosi di un’associazione di fedeli. Con il presente atto il Pontifico Consiglio ha dato compimento a quell’incarico del Papa.I nuovi Statuti seguono sostanzialmente il dettato di quelli approvati sei anni prima. Trentacinque articoli e una disposizione transitoria conteneva il testo provvisorio del 2002, e gli stessi articoli possiede adesso la norma definitiva. Al di là della novità, per nulla secondaria, a cui farò riferimento qui di seguito, nessun cambiamento fondamentale è stato compiuto in questo nuovo passaggio degli Statuti, e quasi tutti gli articoli sono riproduzione esatta di quelli vecchi. Questi sei anni sonno serviti, tuttavia, per fare maggior chiarezza sull’originaria formulazione dei testi e per migliorare la norma sia dal punto di vista tecnico che da quello strutturale.Il Cammino Neocatecumenale si conferma nei nuovi Statuti come UN MODELLO DI CATECUMENATO POST BATTESIMALE da impartire sotto la direzione dei Vescovi diocesani o, come lo aveva definito Giovanni Paolo II in parole trascritte nell’art. 1° del testo statutario, come un ”ITINERARIO DI FORMAZIONE CATTOLICA”: un programma di formazione alla vita cristiana della persona, di base principalmente catechetica e liturgica, impartito in comunità e condotto secondo ritmi e metodi specifici. Ciò che contiene lo Statuto del Cammino, e ciò che approva adesso la Santa Sede,NON E' UN'ASSOCIAZIONE DI PERSONE,NE' UN MOVIMENTO ECCLESIALE”DI FEDELI. La Chiesa ha dato la sua approvazione non a ciò che solitamente potrebbe denominarsi una “aggregazione di persone”, bensì ad un “metodo di formazione cattolica”, sebbene l’approvazione da parte dell’autorità ecclesiastica del metodo e dei contenuti impegni in modo riflesso quanti propongono o ricevono tali mezzi a rispettare le relative regole, senza creare tra di loro alcun legame associativo, come accade con tutta normalità tra i compagni di scuola o i colleghi dell’università. Soltanto in questo senso può interpretarsi il termine “neocatecumeni” usato in riferimento alle persone che “propongono” il Cammino o che “fanno” il Cammino.Ad onor del vero, pur non essendo una categoria istituzionale tipizzata come tale nell’ordinamento canonico, che per essere costruita richiede l’uso dell’analogia rispetto ad altre norme canoniche – sulla persona giuridica, le associazioni, fondazioni, ecc. –, va pure detto che questa impostazione, ricevuta sei anni fa come una novità, è servita successivamente per meglio capire altre realtà che si riconoscono a stento nei convenzionali sistemi associativi.A differenza del testo del 2002, gli Statuti ora approvati affermano la personalità giuridica pubblica del Cammino Neocatecumenale (art 1 § 3), erezione che avvenne per iniziativa del Pontificio Consiglio per i Laici, con Decreto del 28 ottobre del 2004. Il punto è di particolare rilevanza perché ci porta alla vera novità che, qua e là, emerge dai nuovi Statuti. Ci si potrebbe anzitutto domandare qual è il sostrato della personalità giuridica pubblica del Cammino o, in altri termini, a che cosa sia data personalità giuridica nella Chiesa. Ma è altrettanto importante domandarsi quali conseguenze può avere una tale formalità per le persone a vario titolo implicate nell’attività del Cammino Neocatecumenale. In questo momento, naturalmente, mi limiterò a qualche cenno essenziale. La prima questione risulta abbastanza chiara da quanto si è detto finora. Ciò che in questo caso riceve personalità giuridica pubblica nella Chiesa è propriamente l’itinerario di formazione cattolica, cioè, il metodo di catecumenato post-battesimale che gli Statuti descrivono. Detto metodo rappresenta, infatti, quell’insieme di beni – in questo caso beni di natura spirituale – che secondo il can. 114 § 3 CIC (cfr. anche 115 § 3) è suscettibile di ricevere nel diritto canonico personalità giuridica, a determinate condizioni. Si può definire il Cammino come una fondazione di beni spirituali.Altrettanto rilevante, però, risulta l’altra questione. Quale rilevanza pratica può avere adesso l’erezione della personalità giuridica pubblica?Va detto anzitutto che la principale conseguenza – o una delle principali – non va trovata nell’ambito patrimoniale, come di solito accade con le persone giuridiche di natura pubblica nella Chiesa. I soggetti con personalità giuridica pubblica, anziché privata, hanno la peculiarità che i loro beni sono tecnicamente “beni ecclesiastici” (can. 1257 § 1 CIC), e quindi sottoposti ai controlli giuridici stabiliti dal diritto. Nel caso presente il problema non si pone, poiché l’art. 4 § 1 degli Statuti – uguale a quello del 2002, dove la personalità pubblica non veniva affermata – dichiara apertamente: “Il cammino Neocatecumenale, in quanto itinerario di formazione cattolica che si attua nelle diocesi mediante servizi resi a titolo gratuito, non ha patrimonio proprio”. La rilevanza della personalità giuridica pubblica del Cammino va trovata altrove.A mio modo di vedere, la maggiore conseguenza di questa personalità pubblica, applicata all’itinerario di formazione neocatecumenale, riguarda la particolare autorevolezza ecclesiale con la quale, sotto la direzione dei Vescovi diocesani, s’impartisce finora il Cammino, e nel particolare impegno che, di conseguenza, si assume perché esso sia proposto – come risultava prima, ma adesso con rinnovato impegno giuridico – per mezzo di persone particolarmente selezionate e appositamente formate.Infatti, nell’art. 1 § 2 degli Statuti si afferma ora che “il Cammino Neocatecumenale è al servizio del Vescovo come una delle modalità di attuazione diocesana dell’iniziazione cristiana e dell’educazione permanente nella fede”; nell’art. 2° si dice che è sotto la giurisdizione del Vescovo diocesano, sebbene, com’è ovvio, anche con la guida dell’Equipe Responsabile Internazionale del Cammino, che ha, per così dire, la “conoscenza tecnica” di come deve proporsi il Cammino; l’art. 6 § 2 stabilisce che la realizzazione del Cammino va coordinata con la funzione propria del parroco in ogni parrocchia; per concludere poi con una affermazione categorica che tira le somme alle premesse anteriori: le celebrazioni eucaristiche delle comunità neocatecumenali il sabato “fanno parte della pastorale liturgica domenicale della parrocchia e sono aperte anche ad altri fedeli” (art. 13 § 2).Risulta abbastanza coerente. Essendo caratteristica della persona giuridica pubblica eretta dalla gerarchia della Chiesa il fatto di agire a nome della Chiesa (cf., per analogia, can. 313 CIC), sembra abbastanza coerente che il metodo catechetico configurato adesso con persona giuridica sia presentato facendo parte della pastorale organica della Chiesa, pienamente integrato nella sua struttura, e sotto gli auspici del Pastore diocesano, oltre che dei propri Responsabili che ne conoscono l’identità.D’altro lato, c’è conseguentemente un uguale impegno perché l’itinerario catechetico sia proposto da persone sempre più qualificate, e così lo segnalano gli Statuti in vari posti. L’art. 17 § 1, riprendendo un’esperienza seguita da sempre nel Cammino, segnala adesso esplicitamente che i catechisti di ogni comunità “sono scelti tra coloro che danno garanzie di vita di fede e morale, partecipano al Cammino e alla vita della Chiesa e sono in grado di dare testimonianza, grati dei beni ricevuti attraverso il Cammino Neocatecumenale”. E più avanti, lo stesso precetto stabilisce ancora che “i catechisti vengono convenientemente formati”, come già prevedeva sin dall’inizio l’art. 29, in tutto identico a quello precedente.Per quanto riguarda, infine, le cerimonie liturgiche, e concretamente la celebrazione eucaristica, il testo dello Statuto definito si è giovato certamente dei progressi e aggiustamenti di questi anni. Anche qui si è arrivato a un testo chiaro, che si articola in quattro principi sanciti dall’art. 13 degli Statuti. Primo, che i neocatecumeni celebrano l’Eucaristia nella piccola comunità, dopo i primi vespri della domenica. Secondo, che tale celebrazione dopo i primi vespri ha luogo secondo le disposizioni del vescovo diocesano. Terzo, che queste celebrazioni – come ho già detto – fanno parte della pastorale parrocchiale e di conseguenza sono aperte a tutti i fedeli. Quarto, che in queste celebrazioni si seguono i libri liturgici approvati del Rito Romano, “fatta eccezione per le concessioni esplicite della Santa Sede” (uso del pane azzimo per la comunione, spostare il rito della pace, comunione sotto le due specie, brevi monizioni e risonanze). Per quanto riguarda, in fine, la Comunione, il menzionato art. 13 § 3 risulta di una particolare nettezza: “Per quanto concerne la distribuzione della Santa Comunione sotto le due specie, i neocatecumeni la ricevono in piedi, restando al proprio posto”.Chi si prenda l’impegno di controllare le variazioni tra il testo provvisorio degli Statuti del 2002 e quello definitivo adesso pubblicato, potrà costatare che, oltre a quelle menzionate in queste poche pagine, non vi sono variazioni rilevanti nel corpo del documento. Le modifiche, come dicevo all’inizio, sono state ben poche, sebbene significative come abbiamo segnalato.E’ certamente un bene per la Chiesa che il Cammino Neocatecumenale sia arrivato adesso all’approvazione definitiva dei propri Statuti. Rimane a noi, con l’aiuto del Signore e della Madonna, fare in modo che queste norme siano applicate con giustezza nei casi concreti dell’attività pastorale della Chiesa.

mercoledì 2 luglio 2014

A proposito di lettere scritte ai Vescovi sul Cammino.




Carissimi amici e fratelli a proposito di denunce fatte ai Vescovi,di cui parlano sul blog "osservatorio",mi è venuto alla mente una denuncia che il sottoscritto fece all'allora Vescovo di Pescara-Penne, Mons. Francesco Cuccarese ,per il comportamento di un religioso della sua Diocesi ,della parrocchia di S.Maria del Monte Carmelo di Loreto Aprutino(Pe).Questo religioso si chiamava Padre Elio Marighetto.Venni a conoscenza ,di questo religioso,attraverso un sito che attaccava il Cammino.Vidi che c'era un indirizzo mail e che era possibile scrivergli.Gli scrissi facendogli notare che il Cammino era in piena comunione con la Chiesa e che stavano preparando lo Statuto e che di li a poco sarebbe stato approvato,eravamo a fine anni novanta.Gli ricordai anche l' epistola "ogniqualvolta"del 1991 di Papa Giovanni Paolo II il quale era ancora nel pieno delle forze.Mi rispose dopo qualche giorno scusandosi,con falsa gentilezza,del tempo trascorso per la risposta ,dati i suoi molti impegni.Mi disse che non ero bene informato  perchè,secondo lui, Kiko era un bugiardo che mi aveva plagiato.Se avessi voluto sapere la verità sull'approvazione dello Statuto,avrei dovuto chiedere a lui che invece era "bene"informato.Padre Marighetto sosteneva di aver saputo,da un confratello vicino al Card.Bertone ,che allora era alla Congregazione per la Dottrina della Fede,che lo Statuto non sarebbe stato approvato e che c'erano problemi insormontabili che avrebbero reso l'approvazione impossibile.Riguardo poi alla lettera "ogniqualvolta"di G.P.II del 1991,sosteneva che non era del Papa,ora santo,ma di qualcun' altro del suo entourage e che gli  era stata quasi estorta.Fece poi una affermazione che ancora oggi mi fa sorridere.Padre Marighetto sosteneva  che l'Epistola di G.P.II contenesse un errore grammaticale che consisteva nell'aver scritto valida invece di valido.Riporto la frase" riconosco il Cammino Neocatecumenale come un itinerario di formazione cattolica, valida per la società e per i tempi odierni".Come si può leggere il temine valida è riferito alla parola  formazione pertanto il femminile è corretto.In ogni caso stampai questa mail di Don Elio Marighetto,vi aggiunsi delle mie parole di commento e di protesta ,per il comportamento di questo Sacerdote, inviando tutto al Vescovo di Pesacara-Penne.Dopo qualche tempo mi arrivò una lettera di risposta, proprio del segretario di Mons.Cuccarese,il quale mi informava che il Vescovo era a conoscenza dell'attività di questo sacerdote della sua Diocesi,che gli aveva chiesto di non scrivere più nulla riguardo al Cammino Neocatecumenale e che questa realtà ecclesiale era,nella sua Diocesi,in piena comunione con il Vescovo ed il resto delle realtà ecclesiali.Nello stesso tempo si diceva rammaricato dell'agire di Don Elio.Sappiamo poi come le cose sono andate in seguito e come Don Elio sia progressivamente sparito.
Nel settembre 2002 a Castel Gandolfo,durante la cerimonia di approvazione,ad experimentum,dello Statuto,fu Giovanni Paolo II stesso a confermare che la Epistola "Ogniqualvolta"era stata scritta per riconoscere e confermare il Cammino come itinerario di formazione cattolica ,non facendo,tra l'altro,riferimento ad alcuna nota redazionale.

Quello che più dispiace è vedere dei Sacerdoti sprecare il loro tempo in battaglie sbagliate,contro il Cammino,sottraendolo al  ministero.Lo stesso errore fu fatto da Padre Enrico Zoffoli e da Don Marcello Stanzione.E' vero che ci dobbiamo aspettare tribolazioni,attacchi,persecuzioni ma è altreattanto vero che è triste quando le persecuzioni provengono proprio dalla Chiesa o chi dovrebbe rappresentarla.

sabato 21 giugno 2014

Santissimo Corpo e Sangue di Gesù





Calice del vino trasformatosi in sangue nel miracolo di Lanciano
 


Il Card.J.Ratzinger che celebra al Redemptoris Mater di Roma

Oggi la Santa Chiesa festeggia la solennità del Santissimo Corpo e Sangue di Gesù.Questa festa risale al 1247 e vuole celebrare la presenza reale di Cristo nell'Eucarestia.La prima diocesi a celebrarla fu quella di Liegi in Belgio.
Successivamente fu estesa a tutta la Chiesa.
Questa solennità fu istituita per reagire alle tesi eretiche di Berengario di Tours il quale sosteneva che nella Messa non avveniva alcuna trasformazione del pane e vino nel Corpo e Sangue di Cristo(transustanziazione)ma solo un simbolismo.Per Berengario Il pane e vino erano solo simboli del il Corpo e Sangue di Cristo.

In occasione di questa solennità si porta in processione  un' Ostia consacrata racchiusa in un ostensorio posto su un baldacchino per esporla alla pubblica adorazione.Nelle città di Orvieto e Bolsena oltre al Santissimo Sacramento vengono portate in processione le reliquie del miracolo eucaristico occorso al sacerdote boemo Pietro Da Praga nel 1263 presso l'Altare del Miracolo situato nella basilica di Santa Cristina nella città di Bolsena e dal 6 gennaio 2013 fino al 14 novembre 2014 si terrà un giubileo eucaristico straordinario nelle comunità di Orvieto e di Bolsena medianti la Diocesi di Orvieto Todi.




Questa solennità ci offre la possibilità di respingere,con fermezza e chiarezza alcune calunnie diffuse dal blog "osservatorio sul cammino neocatecumenale secondo verità",circa le celebrazioni eucaristiche che si svolgono,dopo i primi vespri della domenica,nelle Comunità Neocatecumenali.

Ci teniamo a dire con chiarezza che si esclude categoricamente qualsiasi dispersione di frammenti di pane consacrato.Il Corpo di Cristo viene deposto sul palmo delle mani poste a croce,come permesso dalla Conferenza Episcopale Italiana,e si presta la massima attenzione affinchè si eviti qualunque minima dispersione di frammenti.

Altrettanto falso è che la purificazione dei vasi sacri venga fatta da ostiari o responsabili.La purificazione Viene fatta dal Sacerdote o dal Diacono permanente o,in casi particolari ed eccezionali e su incarico del Sacerdote,dai ministri straordinari dell'Eucarestia.

Ribadiamo poi che la Santa Ostia viene ricevuta in piedi con le mani poste a forma di croce, non da seduti,come è previsto dall'art.13 dello Statuto del Cammino Neocatecumenale approvato definitivamente nel 2008 con l'autorizzazione della autorità eccelsiastica.

Ci teniamo ancora a precisare che, nelle catechesi del Direttorio Catechetico del Cammino non si fa alcuna menzione,diretta o indiretta,esplicita o implicita ,della tesi teologica detta transfinalizzazione o
transignificazione condannata dal beato Papa Paolo VI.

Questa solennità è tanto cara alle Comunità Neocatecumenali perchè l'Eucarestia è essenziale al neocatecumenato in quanto completa l'iniziazione cristiana(Cnf art.13  Statuto).

Valgono ancora le belle parole di Mons.Annibale Bugnini che nel 1974 pubblicò una nota laudatoria sulle celebrazioni delle Comunità Neocatecumenali definendole un modello eccellente della riforma liturgica post Vaticano II:

 "Tutte le riforme, nella Chiesa, hanno apportato nuovi principi e promosso nuove norme, che hanno tradotto in pratica gli intenti della riforma stessa.Così accadde dopo il Concilio di Trento; né poteva essere diversamente ai giorni nostri. Il rinnovamento liturgico incide profondamente sulla vita della Chiesa. C'è necessità che la spiritualità liturgica germini nuovi fiori di santità e di grazia, nonché di apostolato cristiano più intenso e di azione spirituale.Un modello eccellente di questo rinnovamento si trova nelle «Comunità neo-catecumenali» che sorsero a Madrid, nel 1962, per iniziativa di alcuni giovani laici, con il permesso, l'incoraggiamento e la benedizione dell'eccellentissimo Pastore madrileno, Casimiro Morcillo. Le comunità hanno lo scopo di rendere visibile nelle parrocchie il segno della Chiesa Missionaria, e si sforzano di aprire la strada all'evangelizzazione di coloro che hanno quasi abbandonato la vita cristiana"...


Dalla nota laudatoria di Mons.Annibale Bugnini pubblicata su"Notitiae", bollettino ufficiale della Congregazione per il Culto Divino,il primo agosto 1974.   


NON MI STANCO DI ESORTARE I FRATELLI E SORELLE DEL CAMMINO E TUTTE LE PERSONE SERIE,ONESTE E DI BUONA VOLONTA' A DISERTARE IL BLOG "osservatorio sul cammino neocatecumenale secondo verità".NON FATEVI INGANNARE DALLE BUGIE CHE QUESTO BLOG,QUOTIDIANEMENTE,DIFFONDE.

giovedì 12 giugno 2014

Sei anni fa veniva approvato definitivamente lo Statuto del CN!





Cari amici e fratelli,oggi è il 13 giugno,la Chiesa ricorda la memoria del grande S.Antonio di Padova.Oggi ricorre anche la felicissima memoria dell'approvazione definitiva dello Statuto del Cammino Nocatecumenale.Sono già sei anni che la Chiesa ci ha riconosciuto come dono dello Spirito Santo e della Vergine Maria.Possiamo dire che l'approvazione definitiva dello Statuto non ha diminuito le persecuzioni,calunnie,attacchi anzi le ha aumentate.Chi nella Chiesa non voleva il Cammino lo ha combattuto con ancora più veemenza.Di questo non ci meravigliamo anzi ce lo aspettavamo e ci aspettiamo persecuzioni ancora maggiori.La nostra battaglia,infatti,non è contro le creature di carne di sangue ma contro gli spiriti maligni che abitano questo mondo di tenebra(Ef.6 11-12).A satana il Cammino Neocatecumenale sta molto sullo stomaco e farà di tutto per distruggerlo.

Vorrei dire comunque che il blog "osservatorio"non è di matrice satanica,nè i suoi partecipanti sono degli indemoniati.Più semplicemente sono persone stupide non so se per loro è meglio.La stupidità infatti può essere più deleteria della possessione satanica.Non sono una minaccia per il Cammino,in realtà il demonio è una creatura molto più intelligente,dei thread che scrivono Tripudio e Lino.L'"osservatorio,più che altro,è un coacervo di stupidità,narcisimo,malafede,ignoranza.Le persone che popolano quel blog mi sembrano frustrate,depresse,alla ricerca di una valvola di sfogo,di una identità che non hanno trovato.

Solo per sorridere e per mostrare la stupidità di Tripudio,vorrei ricordare un fatto avvenuto nel 2008,nell'imminenza dell'approvazione definitiva dello Statuto.Si tratta dello scambio epistolare avvenuto tra il sottoscritto e Tripudio,nel periodo,come ho detto,immediatamente precedente all'approvazione definitiva dello Statuto nel 2008.Tripudio non era gestore del blog"osservatorio"ma aveva un piccolo blog proprio.Era già un "cretinetti"in quanto diceva già molte cretinate.Dopo una serie di mail nelle quali diceva,pressappoco,le stesse stupidaggini di oggi,dopo averle smontate pezzo per pezzo,gli confidai che lo Statuto sarebbe stato approvato definitivamente,di li a qualche mese,eravamo nel febbraio marzo 2008.Gli diedi anche la data precisa dicendogli che sarebbe avvenuta nella solennità di Pentecoste 2008.Tripudio mi rispose,da par suo,cioè stupidamente,con la sua puerile e sciocca ironia,dicendo che Kiko era un bugiardo,che erano falsità etc.

Quando arrivò la Pentecoste non fu diffusa nessuna notizia e ricevetti una mail del "cretinetti"Tripudio nella quale mi derideva,facendo il gradasso e aggiungendo le solite cretinate.Gli dissi che era un appuntamento solo rimandato e che lo invitavo ad essere prudente.Ma lui non mi ascoltò e per qualche giorno continuò a fare ironia,caricature.Passò qualche settimana e cominciò a girare la voce che lo Statuto sarebbe stato approvato il 13 giugno.Gli scrissi dicendogli che i fatti mi stavano dando ragione ma Tripudio si intestardì sempre più sostenendo che erano bugie di Kiko.Pochi giorni prima del 13 giugno,Tripudio ci regalò la sua memorabile perla,il suo grande SCOOP dicendo che il Papa non avrebbe confermato lo Statuto lo aveva detto ai Vescovi Giapponesi.Diceva di averlo letto sul sito della Conferenza Episcopale Giapponese,sparando anche le pose millantando di conoscere l'inglese.

Sappiamo tutti come andarono le cose.Nei giorni successivi presi in giro Tripudio per giorni e giorni,lui sparì e non mi rispose più rivelandosi per quello che è un povero SCEMO.Di li viene il nomigliolo con cui l'ho battezzato:CRETINETTI!

Insomma ho voluto raccontare questo episodio per invitare i fratelli e le persone intelligenti a lasciar perdere il blog "osservatorio"perchè è una grande stupidaggine.Non cercate di dialogare con queste persone perchè non accettano alcun dialogo,nè vogliono veramente discutere.In loro c'è solo un desiderio narcisistico di apparire.Provocano in modo da irritare i lettori e indurli a intervenire per strumentalizzare.Se muoverete obiezioni documentate e serie vi censureranno data la loro incapacità e impreparazione,nonostante vogliano ostentare cultura.


Non intervenite su quel blog perchè moltiplicando gli interventi ne allungherete la vita.Infatti maggiori sono gli interventi è maggiore diventa la visibilità che google concede.

Riporto il decreto di approvazione dello Statuto del Pontificio Consiglio per i Laici.Gli ultimi fatti hanno ricordato l'importanza dello Statuto e ciò è stato importante perchè anche dentro il Cammino,qualcuno lo ha dimenticato e non mancano casi di catechisti che interpretano lo Statuto a modo proprio,in senso riduttivo.Lo Statuto è fondamentale e va rispettato sia fuori che dentro il Cammino.





PONTIFICIUM CONSILIUM PRO LAICIS

Prot. 1140/08/AIC-110




DECRETO

Il Cammino Neocatecumenale ebbe inizio nel 1964 fra i baraccati di Palomeras Altas, a Madrid, per opera del signor Francisco José (Kiko) Gómez Argüello e della signorina Carmen Hernández che, su domanda di quegli stessi poveri con i quali vivevano, cominciarono ad annunciare loro il Vangelo di Gesú Cristo. Con il passare del tempo questo kérygma si concretizzò in una sintesi catechetica fondata sul tripode "Parola di Dio-Liturgia-Comunità" e finalizzata a condurre le persone alla comunione fraterna e a una fede matura.

Questo nuovo itinerario di iniziazione cristiana, nato nel scolco del rinnovamento suscitato dal Concilio Ecumenico Vaticano II, incontrò il vivo interesse dell'allora arcivescovo di Madrid, Sua Eccelenza monsignor Casimiro Morcillo, che incoraggiò gli iniziatori del Cammino a portarlo nelle parrocchie che lo richidessero. Esso si diffuse così gradualmente nell'arcidiocesi di Madrid e in altre diocesi spagnole.

Nel 1968 gli iniziatori del Cammino Neocatecumenale giunsero a Roma e si stabilirono nel Borghetto Latino. Con il consenso di Sua Eminenza il cardinale Angelo Dell'Acqua, all'epoca Vicario Generale di Sua Santità per la città di Roma e Distretto, si cominciò la prima catechesi nella parrocchia di Nostra Signora del Santissimo Sacramento e Santi Martiri Canadesi. A partire da quella data il Cammino si è andato via via diffondendo in diocesi di tutto il mondo.

Il Cammino Neocatecumenale è un itinerario di formazione cattolica che "è al servizio del Vescovo come una delle modalità di attuazione diocesana dell'iniziazione cristiana e dell'educazione permanente della fede" (Statuto, art. 1 § 2).Esso è dotato di personalità giuridica pubblica (cfr. Decreto del Pontificio Consiglio per i Laici del 28 ottobre 2004).

Il Cammino Neocatecumenale – vissuto in seno alle parrocchie, in piccole comunità costituite da persone di diversa età e condizione sociale – si attua secondo le linee proposte dagli iniziatori, contenute nello Statuto e nei volumi intitolati Orientamenti alle Équipes di Catechisti (cfr. Statuto, art. 2, 2º); ha lo scopo ultimo di portare gradualmente i fedeli all'intimità con Gesù Cristo e di renderli soggetti attivi nella Chiesa e testimoni credibili della Buona Novella del Salvatore; promuove la missione ad gentes non solo nei Paesi di missione, ma anche in quelli di antica tradizione cristiana oggi purtroppo profondamente secolarizzati; é uno strumento per l'iniziacione cristiana degli adulti che si preparano a ricevere il Battesimo secondo le norme contenute nell'Ordo Initiationis Christianae Adultorum (Sacra Congregazione per il Culto Divino, 6 gennaio 1972).

A più riprese e in diversi modi il servo di Dio Giovanni Paolo II ebbe a sottolineare l'abbondanza di frutti di radicalismo evangelico e di straordinario slancio missionario che il Cammino Neocatecumenale porta nella vita dei fedeli laici, nelle famiglie, nelle comunità parrochiali, e la ricchezza di vocazioni che esso suscita al sacerdozio ed alla vita religiosa, rivelandosi "itinerario di formazione cattolica, valida per la società e per i tempi odierni" (AAS 82 [1990] 1513-1515).

A sua volta, il Santo Padre Benedetto XVI, rivolgendosi ai membri del Cammino Neocatecumenale il 12 gennaio 2006, ha affermato: "La vostra azione apostolica intende collocarsi nel cuore della Chiesa, in totale sintonia con le sue direttive e in comunione con le Chiese particolari in cui andrete ad operare, valorizzando appieno la ricchezza dei carismi che il Signore ha suscitato attraverso gli iniziatori del Cammino" (Insegnamento di Benedetto XVI II, 1 [2006], 58-59).

Pertanto:

Trascorso il quinquennio di approvazione "ad experimentum" dell Statuto del Cammino Neocatecumenale (cfr. Decreto del Pontificio Consiglio per i Laici del 29 giugno 2002);

Tenuto conto del prezioso contributo – attestato da numerosi vescovi – che il Cammino continua ad apportare all'opera della nuova evangelizzazione, mediante una prassi accolta e valorizzata nei suoi ormai quarant'anni di vita in molte Chiese particolari;

Vista l'istanza inoltrata a questo Dicastero dal signor Francisco José (Kiko) Gómez Argüello, dalla signorina Carmen Hernández e da don Mario Pezzi, membri dell'Équipe responsabile internazionale del Cammino Neocatecumenale, per sollecitare l'approvazione definitiva del suddetto Statuto;

Accogliendo favorevolmente i cambiamenti apportati alla stesura dello Statuto;

Visti gli articoli 131 e 133, § 1 e § 2, della costituzione apostolica Pastor Bonus sulla Curia Romana, il Pontificio Consiglio per i Laici

DECRETA

l'approvazione definitiva dello Statuto del Cammino Neocatecumenale debitamente autenticato dal Dicastero e depositato in copia nei suoi archivi.Ciò nella fiducia che queste norme statutarie costituiscano linee guida ferme e sicure per la vita del Cammino e che esse siano di aiuto ai Pastori per loro paterno e vigile accompagnamento delle comunità neocatecumenali nelle Chiese particolari.


Dato in Vaticano l'11 maggio 2008, solennità di Pentecoste.


+Josef Clemens

Segretario


+Stanislaw Card. Rylko

Presidente


sabato 7 giugno 2014

Forse abbiamo capito perchè i Vescovi Giapponesi non accettano il Cammino!

Cari amici ricordate come i siti filotradizionalisti,messainlatino,chiesa e post concilio,osservatorio sul cammino..elogiarono i Vescovi giapponesi quando attaccarono il Cammino?Li dipinsero come dei "samurai",degli "eroi"che lottavano contro l'"invasore" "usurpatore"Kiko.Beh ora hanno cambiato velocemente opinione!Quelli che erano degli "eroi"ora sono dei "reprobi" degli eretici e li bacchettano severamente. Leggete come,il sito messainlatino,ci va giù duro.Il thread si può leggere a questo il link:http://blog.messainlatino.it.

Guardate cosa dice messainlatino riguardo alle risposte dei Vescovi giapponesi:

"Le risposte dei vescovi giapponesi al questionario presinodale sono la conferma clamorosa di questa convinzione del Papa.Ma c'è di più.Sono la conferma che l'eclisse della visione cristiana della famiglia è il prodotto non solo del "pensiero unico" dominante, ma anche della resa della Chiesa a tale pensiero.I vescovi giapponesi lo riconoscono con candore: "La Chiesa in Giappone non è ossessionata dalle questioni sessuali".In questa e in altre loro affermazioni c'è l'ammissione di un diffusa rinuncia, da decenni, a proporre la novità cristiana sui terreni cruciali della vita e della famiglia.In Giappone i cattolici autoctoni sono appena 440 mila, lo 0,35 per cento di una popolazione che non è mai stata cristianizzata nel suo insieme.Ma dalla descrizione che ne fanno i vescovi si ricava un profilo di Chiesa tutt'altro che da "minoranza creativa" in terra di missione. Una Chiesa molto ripiegata sulla gestione dell'esistente. Molto vicina al profilo medio di quel cattolicesimo residuale,fortemente secolarizzato,tipico dell'area centroeuropea.Da questo punto di vista, anche la tesi cara a Jorge Mario Bergoglio di una Chiesa troppo sbilanciata, se non "ossessionata", durante i pontificati di Giovanni Paolo II e Benedetto XVI, sulle questioni dell'aborto, del matrimonio omosessuale e dei contraccettivi, appare contraddetta dai fatti.Infatti, stando alle risposte al questionario presinodale finora rese pubbliche, non risulta in alcun modo che in Centroeuropa o in Giappone la "Evangelium vitae" o i "principi non negoziabili" siano stati un asse portante della pastorale della Chiesa degli ultimi decenni, a livello di vescovi, sacerdoti e fedeli,né che al posto di questo la Chiesa si sia prodotta in uno slancio missionario concentrato "sull'essenziale" della proposta evangelica.Non è avvenuta né l'una né l'altra cosa, come prova, qui di seguito,l'antologia tratta dalle riposte dei vescovi del Giappone al questionario presinodale.Il documento dei vescovi giapponesi – firmato da Peter Takeo Okada, arcivescovo di Tokyo e presidente della conferenza episcopale – è tanto più interessante perché frutto di una consultazione ristretta ai soli vescovi e ai superiori maggiori degli ordini religiosi maschili e femminili.È una sorta di confessione esplicita di resa, da parte di coloro che pur hanno in sorte di guidare quella piccola Chiesa tra i moderni "pagani".


E' interessante notare che,in occasione della vicenda del Cammino in Giappone,abbiamo detto cose analoghe a quanto scritto da questo signore.E' evidente che la Chiesa Giapponese non è in piena comunione dottrinale e pastorale con Roma.Sui temi della morale sessuale diverge dalla morale tradizionale,è una Chiesa secolarizzata,adeguata alla visione modernista della sessualità,queste risposte lo confermano.

I VESCOVI GIAPPONESI DESCRIVONO UNA SITUAZIONE ,DEI FEDELI CATTOLICI,TOTALMENTE SECOLARIZZATA.E PENSARE CHE HANNO RITENUTO DI FARE A MENO DEL CAMMINO!!

A noi sembra più chiaro il motivo del rifiuto verso il Cammino da parte dei Vescovi Giapponesi.Il Cammino si distingue per la fedeltà al Magistero della Chiesa Cattolica sulla morale sessuale e matrimoniale,non è un caso che sia stato premiato per questo.

La Conferenza Episcopale Giapponese ammette di non essere ossessionata dai temi della sessualità,ritenendoli quindi non fondamentali per la vita umana e cristiana.A noi sembra una sorta di relativismo etico,come lo chiamava Benedetto XVI.Semplicemente la Chiesa Giapponese non propone più la morale sessuale cristiana,ritenedola,forse, superata.

Sarebbe interessante sapere cosa pensano gli "osservatori"di queste risposte dei Vescovi giapponesi da loro tanto elogiati come defensor fidei .

CARI"OSSERVATORI"COSA PENSATE DELLE RISPOSTE DI QUESTA CONFERENZA EPISCOPALE DA VOI ELOGIATA?NON E' IN COMUNIONE CON IK MAGISTERO DELLA CHIESA COME VOI DEL RESTO.



RISPOSTE AL QUESTIONARIO SULLA FAMIGLIA
Conferenza dei vescovi cattolici del Giappone

Non di rado le persone vivono insieme senza sposarsi… L’aborto e la contraccezione sono una pratica comune e molti feti vengono eliminati prima di nascere… Questi fenomeni e queste tendenze nei matrimoni valgono anche per i cattolici…Per lo più le persone non conoscono gli insegnamenti [della Bibbia] e i documenti [della Chiesa sulla famiglia]. Nella migliore delle ipotesi, ne hanno una conoscenza frammentaria, derivante da commenti fatti da sacerdoti che possono essere essi stessi non ben informati…In generale, le persone conoscono solo i divieti relativi all’aborto, al controllo artificiale delle nascite, al divorzio e a un nuovo matrimonio. Esse sono influenzate dagli usi e costumi della società più che da questi insegnamenti, specialmente riguardo al controllo delle nascite… Anche fra i cattolici molti criticano la posizione della Chiesa in materia di metodi contraccettivi come il profilattico… Riguardo all’educazione alla fede, dobbiamo riconoscere che, a livello nazionale, diocesano e parrocchiale, non esistono programmi pastorali [per la famiglia]. Vi sono ovviamente attività dedicate a questo da parte di diocesi, parrocchie, sacerdoti e parrocchiani, ma esse sono frutto di sforzi individuali... Anche molti cattolici non si distinguono dall’opinione comune in tema di divorzio e nuovo matrimonio consentiti dalla legge civile, diagnosi prenatale, aborto ecc. e criticano anch’essi la Chiesa per il suo insegnamento sul concepimento e la nascita dei figli… Molti ritengono che gli insegnamenti sul divorzio e la separazione violino la saggezza tradizionale...In Giappone, il matrimonio fra persone non battezzate e non credenti che ricorrono ai riti della Chiesa fa normalmente parte dell’attività della Chiesa da molti anni, con l’approvazione della Santa Sede. La prassi abituale è la richiesta di almeno una qualche formazione prima del matrimonio basata sulla visione del matrimonio da parte della Chiesa. Inoltre, non devono esservi impedimenti canonici al matrimonio (come il divorzio), anche se singoli pastori tendono in genere a essere indulgenti...La preparazione al matrimonio varia generalmente da contesto a contesto: esistono programmi regolari in alcuni luoghi, ma in molte situazioni essa dipende dall’interesse e dall’abilità del pastore. In Giappone sono stati introdotti l’incontro matrimoniale e l’incontro per i fidanzati e per un certo tempo hanno ottenuto un buon interesse, ma ora sembrano quasi scomparsi...In una risposta al questionario si legge: "Quasi tutte le coppie che ho unito in matrimonio negli ultimi anni hanno cominciato a vivere insieme per vari mesi prima del matrimonio. Nessuna pensava che questo contrastasse con gli insegnamenti della Chiesa"...Nell’elaborazione di un orientamento pastorale forse è importante ricordare che l’unica volta nei Vangeli in cui Gesù incontra chiaramente una persona in situazione di convivenza al di fuori del matrimonio (la samaritana al pozzo) non incentra l’attenzione su questo aspetto. Tratta invece con grande rispetto la donna e la trasforma in una missionaria...La maggior parte delle persone divorziate e risposate è apparentemente indifferente… Decidono loro di ricevere i sacramenti o di non riceverli e si comportano in base alla propria decisione… Vi sono persone che non sanno di non poter ricevere la comunione se si sono risposate dopo il divorzio. Anche fra le persone che lo sanno, alcune ricevono la comunione e vi sono sacerdoti che non dicono nulla pur conoscendo la loro situazione…Non esiste un ministero specifico [per i divorziati risposati]. I pastori rispondono nel modo più pastorale possibile, ma sembra che il popolo di Dio abbia oltrepassato la necessità di un tale ministero. Le persone prendono loro delle decisioni e si comportano in base a esse...In Giappone non esiste un riconoscimento legislativo delle unioni di persone dello stesso sesso… Lo stato non promuove questi matrimoni e la Chiesa non ha elaborato una posizione particolare riguardo alla possibilità di un eventuale cambiamento...

Oggi i cattolici o sono indifferenti verso l’insegnamento della Chiesa [sulla regolazione delle nascite] o non lo conoscono. Molti cattolici in Giappone non hanno mai sentito parlare della "Humanae vitae"… Pur potendovi essere qualche menzione dell’insegnamento della Chiesa sul controllo artificiale delle nascite nei corsi prematrimoniali, la maggior parte dei sacerdoti non lo mette in evidenza… In genere non si conosce e non s’insegna la dottrina morale della "Humanae vitae", e quando la si conosce non la si segue...

La Chiesa in Giappone non è ossessionata dalle questioni sessuali… A parte l’aborto, sembra che non vi siano molti sensi di colpa riguardo alla contraccezione…

Pur essendo importante continuare a sottolineare l’importanza della famiglia e della vita, la Chiesa deve presentare anche un volto che guarisce, sostiene e incoraggia coloro che non possono raggiungere l’ideale, piuttosto che limitarsi a giudicare e criticare…

martedì 3 giugno 2014

"osservatori"svegliatevi il Papa vi chiede di uscire per strada per evangelizzare"Lo ha chiesto anche al Rns.

Cari amici ieri si è conclusa la 37^convocazione del Rinnovamento nello Spirito che si è tenuta a Roma nello stadio Olimpico.Ha partecipato anche il Santo Padre Papa Francesco il quale ha tenuto un interessantissimo discorso.Tra le tante cose dette mi hanno colpito in particolare due:Il riferimento alla Parola di Dio e l'invito ad uscire nelle strade per l'evangelizzazione.Il Santo Padre ha infatti detto:

"Nei primi tempi si diceva che voi carismatici portavate sempre con voi una Bibbia,il Nuovo Testamento... Lo fate ancora oggi? [la folla:] Sì! Non ne sono tanto sicuro! Se no, tornate a questo primo amore, portare sempre in tasca, nella borsa, la Parola di Dio! E leggere un pezzetto. Sempre con la Parola di Dio".


Più avanti il Santo Padre ha invitato gli appartenenti al Rns ad "uscire"per andare per le strade per evangelizzare:

"USCITE NELLE STRADE A EVANGELIZZARE,annunciando il Vangelo.RICORDATE CHE LA CHIESA E' NATA IN "USCITA", quella mattina di Pentecoste. Avvicinatevi ai poveri e toccate nella loro carne la carne ferita di Gesù. Lasciatevi guidare dallo Spirito Santo, con quella libertà; e per favore, non ingabbiate lo Spirito Santo! Con libertà"!



Non ci sono,quindi,più alibi,giustificazioni,scuse per gli "osservatori".Il Papa dice in continuazione che bisogna uscire,andare per strada per annunciare il Vangelo.Che la Chiesa è nata in "uscita" non per stare chiusa in se stessa.Per conservare delle antichità,la Chiesa non è un museo.Ma da questo orecchio tanti cristiani,Vescovi,Sacerdoti,laici non vogliono proprio ascoltare.Tra questi "sordi" si annoverano i cosidetti "osservatori"Lino Lista,Tripudio,Ruben,etc.Questi pseudo cattolici perdono il loro tempo per criticare il Cammino,Kiko autonominandosi,esaminatori e giudici,ma di uscire per strada per evangelizzare non vogliono saperne.

Gli "osservatori"non vogliono andare per le strade,perchè non ne sarebbero in grado.Per testimoniare e annunciare Gesù e il suo Vangelo è necessario prima averne fatto esperienza personale,avere incontrato la sua persona.Per annuciare bisogna avere il suo Spirito perchè San Paolo lo dice chiaramente:"Se qualcuno non ha lo Spirito di Cristo, non gli appartiene...Infatti tutti quelli che sono guidati dallo Spirito di Dio, questi sono figli di Dio"(Romani 8,8-17).E gli "osservatori" non hanno alcuna esperienza di Gesù.



E' molto comodo e semplice invece stare al sicuro,davanti al proprio computer criticando,attaccando chi invece esce per strada e si mette in discussione.Il punto è cari "osservatori"è che il Papa rivolge anche a voi l'invito ad uscire e andare per strada per evangelizzare.Lo sta dicendo a tutti,non è più tempo della pastorale di conservazione,di stare nel piccolo mondo dorato della parrocchia.Datevi una mossa!

Cari Lino,Tripudio,Aldo,e compagni,fateci conoscere le vostre esperienze di fede.E'il Papa che vi chiede di uscire,di andare per strada.Siamo a vostra disposizione se vorrete fare delle testimoniaze pubbliche per strada.

Riporto il discorso di Papa Francesco alla 37^convocazione del Rinnovaneto nello Spirito."osservatori"leggete e riflettete:

"Cari fratelli e sorelle!

Vi ringrazio tantissimo per la vostra accoglienza. Sicuramente qualcuno ha fatto sapere agli organizzatori che a me piace tanto questo canto, “Vive Gesù, il Signore”… Quando celebravo nella cattedrale a Buenos Aires la Santa Messa con il Rinnovamento Carismatico, dopo la consacrazione e dopo alcuni secondi di adorazione in lingue, cantavamo questo canto con tanta gioia e con tanta forza, come voi l’avete suonato oggi. Grazie! Mi sono sentito a casa!

Ringrazio il Rinnovamento nello Spirito, l’ICCRS e la Catholic Fraternity per questo incontro con voi, che mi dà tanta gioia. Ringrazio anche per la presenza dei primi che hanno avuto una forte esperienza della potenza dello Spirito Santo; credo che ci sia Patty, qui… Voi, Rinnovamento Carismatico, avete ricevuto un grande dono dal Signore. Voi siete nati da una volontà dello Spirito Santo come “una corrente di grazia nella Chiesa e per la Chiesa”. Questa è la vostra definizione: una corrente di grazia.

Il primo dono dello Spirito Santo, qual è? Il dono di Sé stesso, che è amore e ti fa innamorare di Gesù. E questo amore cambia la vita. Per questo si dice “nascere di nuovo alla vita nello Spirito”. Lo aveva detto Gesù a Nicodemo. Avete ricevuto il grande dono della diversità dei carismi, la diversità che porta all’armonia dello Spirito Santo, al servizio della Chiesa.

Quando penso a voi carismatici, viene a me la stessa immagine della Chiesa, ma in un modo particolare: penso ad una grande orchestra, dove ogni strumento è diverso dall’altro e anche le voci sono diverse, ma tutti sono necessari per l’armonia della musica. San Paolo ce lo dice, nel capitolo XII della Prima Lettera ai Corinzi. Quindi, come in un’orchestra, nessuno nel Rinnovamento può pensare di essere più importante o più grande dell’altro, per favore! Perché quando qualcuno di voi si crede più importante dell’altro o più grande dell’altro, incomincia la peste! Nessuno può dire: “Io sono il capo”. Voi, come tutta la Chiesa, avete un solo capo, un solo Signore: il Signore Gesù. Ripetete con me: chi è il capo del Rinnovamento? Il Signore Gesù! Chi è il capo del Rinnovamento? [la folla:] il Signore Gesù! E possiamo dire questo con la potenza che ci dà lo Spirito Santo, perché nessuno può dire “Gesù è il Signore” senza lo Spirito Santo.

Come voi forse sapete – perché le notizie corrono – nei primi anni del Rinnovamento Carismatico a Buenos Aires, io non amavo molto questi Carismatici. E io dicevo di loro: “Sembrano una scuola di samba!”. Non condividevo il loro modo di pregare e le tante cose nuove che avvenivano nella Chiesa. Dopo, ho incominciato a conoscerli e alla fine ho capito il bene che il Rinnovamento Carismatico fa alla Chiesa. E questa storia, che va dalla “scuola di samba” in avanti, finisce in un modo particolare: pochi mesi prima di partecipare al Conclave, sono stato nominato dalla Conferenza episcopale assistente spirituale del Rinnovamento Carismatico in Argentina.

Il Rinnovamento Carismatico è una grande forza al servizio dell’annuncio del Vangelo, nella gioia dello Spirito Santo. Voi avete ricevuto lo Spirito Santo che vi ha fatto scoprire l'amore di Dio per tutti i suoi figli e l'amore per la Parola. Nei primi tempi si diceva che voi carismatici portavate sempre con voi una Bibbia, il Nuovo Testamento... Lo fate ancora oggi? [la folla:] Sì! Non ne sono tanto sicuro! Se no, tornate a questo primo amore, portare sempre in tasca, nella borsa, la Parola di Dio! E leggere un pezzetto. Sempre con la Parola di Dio.

Voi, popolo di Dio, popolo del Rinnovamento Carismatico, state attenti a non perdere la libertà che lo Spirito Santo ci ha donato! Il pericolo per il Rinnovamento, come spesso dice il nostro caro Padre Raniero Cantalamessa, è quello dell'eccessiva organizzazione: il pericolo dell’eccessiva organizzazione.

Sì, avete bisogno di organizzazione, ma non perdete la grazia di lasciare a Dio di essere Dio! «Tuttavia non c'è maggior libertà che quella di lasciarsi portare dallo Spirito, rinunciando a calcolare e a controllare tutto, e permettere che Egli ci illumini, ci guidi, ci orienti, ci spinga dove Lui desidera. Egli sa bene ciò di cui c'è bisogno in ogni epoca e in ogni momento. Questo si chiama essere misteriosamente fecondi!» (Esort. ap. Evangelii gaudium, 280).

Un altro pericolo è quello di diventare “controllori” della grazia di Dio. Tante volte, i responsabili (a me piace di più il nome “servitori”) di qualche gruppo o qualche comunità diventano, forse senza volerlo, amministratori della grazia, decidendo chi può ricevere la preghiera di effusione o il battesimo nello Spirito e chi invece non può. Se alcuni fanno così, vi prego di non farlo più, non farlo più! Voi siete dispensatori della grazia di Dio, non controllori! Non fate da dogana allo Spirito Santo!

Nei Documenti di Malines, voi avete una guida, un percorso sicuro per non sbagliare strada. Il primo documento è: Orientamento teologico e pastorale. Il secondo è: Rinnovamento Carismatico ed ecumenismo, scritto dallo stesso Cardinale Suenens, grande protagonista del Concilio Vaticano II. Il terzo è: Rinnovamento Carismatico e servizio all'uomo, scritto dal Card. Suenens e dal Vescovo Helder Camara.

Questo è il vostro percorso: evangelizzazione, ecumenismo spirituale, cura dei poveri e dei bisognosi e accoglienza degli emarginati. E tutto questo sulla base della adorazione! Il fondamento del rinnovamento è adorare Dio!

Mi hanno chiesto di dire al Rinnovamento cosa si aspetta il Papa da voi.

La prima cosa è la conversione all'amore di Gesù che cambia la vita e fa del cristiano un testimone dell'Amore di Dio. La Chiesa si aspetta questa testimonianza di vita cristiana e lo Spirito Santo ci aiuta a vivere la coerenza del Vangelo per la nostra santità.

Aspetto da voi che condividiate con tutti, nella Chiesa, la grazia del Battesimo nello Spirito Santo (espressione che si legge negli Atti degli Apostoli).

Aspetto da voi un’evangelizzazione con la Parola di Dio che annuncia che Gesù è vivo e ama tutti gli uomini.

Che diate una testimonianza di ecumenismo spirituale con tutti quei fratelli e sorelle di altre Chiese e comunità cristiane che credono in Gesù come Signore e Salvatore.

Che rimaniate uniti nell'amore che il Signore Gesù chiede a noi per tutti gli uomini, e nella preghiera allo Spirito Santo per arrivare a questa unità, necessaria per l'evangelizzazione nel nome di Gesù. Ricordate che “il Rinnovamento Carismatico è per sua stessa natura ecumenico... Il Rinnovamento Cattolico si rallegra di quello che lo Spirito Santo realizza nelle altre Chiese” (1 Malines 5,3).

Avvicinatevi ai poveri, ai bisognosi, per toccare nella loro carne la carne ferita di Gesù. Avvicinatevi, per favore!

Cercate l'unità nel Rinnovamento, perché l'unità viene dallo Spirito Santo e nasce dall'unità della Trinità. La divisione, da chi viene? Dal demonio! La divisione viene dal demonio. Fuggite dalle lotte interne, per favore! Fra voi non ce ne siano!

Voglio ringraziare l’ICCRS e la Catholic Fraternity, i due organismi di Diritto Pontificio del Pontificio Consiglio per i Laici al servizio del Rinnovamento mondiale, impegnati a preparare l'incontro mondiale per sacerdoti e vescovi che si terrà a giugno del prossimo anno. So che hanno deciso di condividere anche l’ufficio e lavorare insieme come segno di unità e per gestire al meglio le loro risorse. Mi rallegro molto. Voglio anche ringraziarli perché stanno già organizzando il grande giubileo del 2017.

Fratelli e sorelle, ricordate: adorate Dio il Signore: questo è il fondamento! Adorare Dio. Cercate la santità nella nuova vita dello Spirito Santo. Siate dispensatori della grazia di Dio. Evitate il pericolo dell'eccessiva organizzazione.

USCITE NELLE STRADE A EVANGELIZZARE ANNUNCIANDO IL VANGELO.RICORDATE CHE LA CHIESA E' NATA "IN USCITA", quella mattina di Pentecoste.Avvicinatevi ai poveri e toccate nella loro carne la carne ferita di Gesù. Lasciatevi guidare dallo Spirito Santo, con quella libertà; e per favore, non ingabbiate lo Spirito Santo! Con libertà!

Cercate l'unità del Rinnovamento, unità che viene dalla Trinità!

E aspetto tutti voi, carismatici del mondo, per celebrare, insieme al Papa, il vostro grande Giubileo nella Pentecoste del 2017 nella Piazza di San Pietro! Grazie!




OSSERVATORI CHIUDETE IL BLOG!NON PERDETE ALTRO TEMPO CORRENDO APPRESSO ALLE SCIOCCHEZZE.DATEVI DA FARE PER ANNUNCIARE IL VANGELO PER STRADA!

giovedì 29 maggio 2014

La denatalità è segno di mancanza di Fede e di scarsa fiducia nella provvidenza!

Cari amici e fratelli è di ieri la diffusione del rapporto annuale ISTAT.L'Istituto di statistica conferma che nel 2013 si è toccato un nuovo minimo storico per le nascite da quasi vent'anni. Si stima che siano stati iscritti all'anagrafe poco meno di 515mila bambini, 12mila in meno "rispetto al minimo storico registrato nel 1995". L'Italia si conferma uno dei Paesi più vecchi al mondo.Con 151,4 persone over-65 ogni 100 giovani con meno di 15 anni, presenta uno degli indici di vecchiaia più alti al mondo.Tra i Paesi europei solo la Germania ha un valore più alto (158) mentre la media Ue28 è 116,6. Lo scrive l'Istat nel Rapporto annuale. La speranza di vita è di 79,6 anni per gli uomini e 84,4 per le donne. Anche in questo caso l'Italia è sopra la media europea.

Queste sono le notizie diffuse dall'Istat ieri.L'Italia ha una situazione demografica disastrosa.Nascono pochi bambini,ci sono più anziani che giovani.Se continuerà questa situazione tra trenta anni ci saranno grossi problemi sociali derivanti dall'anzianità della popolazione,dall'
eccessivo numero di femmine rispetto ai maschi.Dei pochi bambini nati infatti la maggioranza è di sesso femminile.Se anche si approvasse la legge sullo Ius Soli e si facessero entrare tanti extracomunitari,normalmente più prolifici,non si riuscirebbe ad invertire la drammatica tendenza.

E' anche vero che la crisi economica ha acuito questo problema,ma il problema demografico è vecchio almeno di trenta anni,non è nato oggi.Una cosa quindi è chiarissima,è stato fatto un errore culturale enorme.Si è imposta una mentalità denatalista,abortista,pro contraccezione,che è penetrata anche nella Chiesa Cattolica.Se si conteggiano gli aborti fatti si comprende che mancano all'appello milioni di bambini.

Se pensiamo questo,comprendiamo quanto fu profetica l'Enciclica Humanae Vitae del beato Papa Paolo VI che nel 1968 scatenò le polemiche e la ribellioni di certa parte della Chiesa.La Humanae Vitae appare oggi appare in tutta la sua profeticità.

Altrettanto profetico è stato Kiko Arguello e il Cammino neocatecumenale,il quale ha sempre stimolato le coppie di coniugi ad essere generosamente aperti alla vita e a non avere paura ad accogliere molti figli.Non è un caso che il 13 maggio 2009,la Pontificia Università Giovanni Paolo II,conferì a Kiko Arguello la Laurea Honoris Causa ,in Sacra teologia, per la ´piena valorizzazione della famiglia come soggetto ecclesiale e sociale, in piena consonanza con l´ideologia di Giovanni Paolo II´riconoscendo il contributo teologico e pastorale del Cammino Neocatecumenale nell´opera di difesa della famiglia, attaccata oggi da una cultura ´antifamiliare.

Se siamo a questo disastro demografico,lo dobbiamo anche al peccato di omissione di tanti Vescovi,
Sacerdoti e laici cattolici troppo conniventi e indulgenti con la mentalità contraccettiva,anti vita della nostra società.In quanti casi infatti capita,ancora oggi,di ascoltare,in confessione,Sacerdoti,troppo indulgenti o addiruttura favorevoli alla contraccezione?Quanti nel Clero,hanno criticato le famiglie numerose del Cammino?A me è accaduto varie volte di discutere,in confessionale,con Sacerdoti che portavano avanti tesi apertamente in contrasto con il Magistero della Chiesa e che dichiaravano la legittimità della contraccezione oppure che deridevano anche le famiglie numerose del Cammino.

Come non ricordare lo scandaloso e vergognoso thread della teologhessa Maria Guarini(mic)ora trasmigrata sul blog sedevacantista chiesa e post concilio?Ricordo che la teologhessa sosteneva che nel Cammino si esercitava una apertura alla vita indiscriminata,espressione alquanto ambigua,
oscura.Indiscriminata secondo quale canone?Quello della attuale società denatalista?Per la teologhessa il Cammino contribuiva a devastare l'ecosistema con le sue famiglie numerose.

L'Istat,oltre che il Magistero cattolico,smentiscono palesemente questa accusa,come abbiamo detto l'Italia è il fanalino di coda per la natalità e rischia di morire di denatalità.La malafede di chiscrive sul blog "osservatorio"è abnorme,scandalosa.Questa gente pur di attacare il Cammino è disposta a giustificare anche l'aborto,la contraccezione,la denatalità.Questa è ipocrisia allo stato puro.

Gli "osservatori"appartengono alla corrente neo malthusiana.Per chi non lo sapesse Thomas Robert Malthus fu un economista demografo vissuto a fine settecento inizio ottocento,che teorizzava,come soluzione della povertà,il ricorso al controllo delle nascite.I neo malthusiani sono coloro quindi che credono che riducendo la natalità,si risolverebbe il problema della povertà.Anzitutto il Malthusianesimo e la sua versione moderna sono condannate dalla Chiesa,ma sono smentite anche dalla realtà dei fatti e dalla stessa FAO.Sono infatti del 2012 le dichiarazioni del Direttore Generale della FAO Josè Graziano Da Silva durante un convegno a Ginevra con i rappresentanti delle aziende private, governi, scienziati e ONG per discutere se saremo in grado di sfamare la popolazione nel 2050 che smentirono la tesi,che è anche degli "osservatori"secondo la quale la sovrappopolazione sarà causa di povertà:


"Ci sono risorse per assicurare cibo per tutti, ora e anche per altri quattro decenni".I problemi della mancanza di cibo nel mondo derivano NON DALLA SOVRAPPOPOLAZIONE,ma dal fatto che "SI PERDE O SI SPRECA UN TERZO DEL CIBO PRODOTTO OGNI ANNO,CIOE'CIRCA 1300 MILIONI DI TONNELLATE"come ha stabilito uno studio della FAO e dell’Istituto Svedese per le biotecnologie alimentari".

Il problema di tanti cattolici o presunti tali,compresi gli "osservatori"è che non vogliono fare figli perchè,come ha detto Papa Francesco nella conferenza stampa sull'aereo di ritorno da Istraele,
hanno messo il danaro al centro della loro vita non Dio.Se quindi il centro di tutto è il danaro non Dio,allora i figli non conviene farli,perchè costano soldi,sacrifici,perdere la vita.

Per questo l'"osservatorio"non può fare altro che criticare le famiglie numerose del Cammino oppure chi da la testimonianza di affrontare la scelta matrimoniale con coraggio e confidando nella Divina Provvidenza.Ma del resto chi non ha il dono della fede non può darsela da solo.Può solo criticare chi fa scelte di fede di cui non si sente capace.Inutile,chi non crede nella divina provvidenza,non può fare altro che criticare.

La fede è una virtù teologale cioè è un dono di Dio non è uno sforzo intellettuale.La fede non è una sterile aderenza a dogmi di fede,è un incontro personale con Gesù Cristo,un esperienza che ti cambia.Chi,come gli "osservatori" non ha questa esperienza,questo incontro trasformatore con il Signore non può che reagire criticando.Gli "osservatori"somigliano al giovane ricco il quale era osservante e ossequioso della legge,ma non fu disposto a lasciare le proprie sicurezze per seguire il Signore.Nella sostanza questi "osservatori"sono dei pseudo cattolici di facciata,belli fuori e vuoti dentro,tutta esteriorità.Si preoccupano del perfezionismo liturgico,delle minuzie,dei dettagli,
trascurando l'essenza del cristianesimo che è la fiducia,l'abbandono in Dio.Sono al limite del feticismo liturgico,legalisti e farisei,ma di fronte alla fede vissuta,ai fatti concreti scappano a gambe levate perchè non hanno alcuna esperienza di fede concreta.

Gli "osservatori"sono alla stessa stregua dei laicisti neomalthusiani,sono apparentemente cattolici ma nella pratica della vita sono secolarizzati,hanno un ateismo pratico e sono perfettamenete allineati alla mentalità modernista anti famiglia,anti vita.

Per questo,come dico da tempo,si spacciano per cattolici,ma non lo sono affatto e pensare che pretendono di corregere il Cammino e chi lo fa.

Sia Papa G.P.II che Benedetto XVI hanno,a più riprese,invitato gli italiani a fare più figli,ad aprirsi alla vita ma evidentemente gli "osservatori"sono sordi a questi inviti.Poi si offendono se li chiamiamo cristiani della domenica o cretinetti.

Invito per l'ennesima volta Lino Lista,Tripudio e compagni a fare la professione di fede pubblica.
Sono disposto a presenziare personalmente.Se sono cattolici,come dicono,facciano la propria professione di fede pubblica.

lunedì 26 maggio 2014

"osservatori"chiudete il blog e andate per le strade ad evangelizzare!Ve lo chiede il Papa!

Cari amici e fratelli,domenica ci sarà l'ultima domenica delle cento piazze del 2014.
Dal gruppo Cammino Neocatecumenale,presente su faceboock ,si può vedere come le Comunità Neocatecumenali hanno animato le piazze di tutto il mondo.Tra i meriti di questa iniziativa c'è anche quella di spronare tutte le altre realtà ecclesiali ad uscire da se stesse,dal mondo dorato della parrocchia.Lo scorso 5 maggio il Santo Padre ha ricevuto in udienza l'Azione Cattolica Italiana e si è rivolto a questa realtà ecclesiale chiedendo un cambiamento profondo.

Cari "osservatori"anche a voi il Papa chiede di uscire.Questo discorso che rivolge all'azione cattolica,e che riporto,è rivolto a tutta la Chiesa e ANCHE A VOI!Perdete il vostro tempo scrivendo sciocchezze sul vostro blog,ma è tutto inutile.Quello che serve è uscire da se stessi,dalla parrocchia per annunciare il Vangelo.Leggete questo discorso del Papa e riflettete quanto è stupido quello che fate contro il Cammino che invece ubbidisce al Papa.C'è Ruben che si aggira per le piazze di Roma per disturbare l'evangelizzazione.Gli chiedo il coraggio di presentarsi e dare la testimonianza della propria fede.Il Papa ha detto all'azione cattolica e anche a voi:

"MAI UNA AZIONE CATTOLICA FERMA,PER FAVORE! Non fermarsi: andare! ANDARE PER LE STRADE DELLE VOSTRE CITTA'E DEI VOSTRI PAESI,E ANNUNCIATE CHE DIO E' PADRE E CHE GESU' CRISTO VE LO HA FATTO CONOSCERE,E PER QUESTO LA VOSTRA VITA E' CAMBIATA".

Leggiamo le parole di Papa francesco:

" Cari amici dell’Azione Cattolica,

Dò il benvenuto a tutti voi, che rappresentate questa bella realtà ecclesiale! Saluto i partecipanti all’Assemblea nazionale, i presidenti parrocchiali, i sacerdoti assistenti e gli amici dell’Azione Cattolica di altri Paesi. Saluto il presidente Franco Miano, che ringrazio per la presentazione che ha fatto, e il nuovo assistente generale, mons. Mansueto Bianchi, al quale auguro ogni bene per questa nuova missione, e il suo predecessore mons. Domenico Sigalini, che ha lavorato tanto: lo ringrazio per la dedizione con cui ha servito per tanti anni l’Azione Cattolica. Un saluto speciale va al cardinale Angelo Bagnasco, presidente della Conferenza episcopale italiana, e al segretario generale mons. Nunzio Galantino.

Il tema della vostra Assemblea, "Persone nuove in Cristo Gesù, corresponsabili della gioia di vivere", si inserisce bene nel tempo pasquale, che è un tempo di gioia. È la gioia dei discepoli nell’incontro con il Cristo risorto, e richiede di essere interiorizzata dentro uno stile evangelizzatore capace di incidere nella vita. Nell’attuale contesto sociale ed ecclesiale, voi laici di Azione Cattolica SIETE CHIAMATI A RINNOVARE LA SCELTA MISSIONARIA,APERTA AGLI ORIZZONTI CHE LO SPIRITO INDICA ALLA CHIESA ed espressione di una NUOVA GIOVINEZZA DELL'APOSTOLATO LAICALE. Questa scelta missionaria: tutto in chiave missionaria, tutto. E’ il paradigma dell’Azione Cattolica: il paradigma missionario. Questa è la scelta che oggi fa l’Azione Cattolica.Anzitutto le parrocchie, specialmente quelle segnate da STANCHEZZA E CHIUSURE–E CE NE SONO TANTE. Parrocchie stanche, parrocchie chiuse… ce ne sono! Quando io saluto le segretarie parrocchiali, domando loro: Ma Lei è segretaria di quelli che aprono le porte o di quelli che chiudono la porta?Queste parrocchie hanno bisogno del vostro entusiasmo apostolico,della vostra piena disponibilità e del vostro servizio creativo.Si tratta di assumere il DINAMISMO MISSIONARIO PER ARRIVARE A TUTTI,PRIVILEGIANDO CHI SI SENTE LONTANO E LE FASCE PIU' DEBOLI E DIMENTICATE della popolazione.Si tratta di APRIRE LE PORTE e lasciare che GESU' POSSA ANDARE FUORI. Tante volte abbiamo GESU' CHIUSO NELLE PARROCCHIE con noi, e noi non usciamo fuori e non lasciamo uscire fuori Lui! Aprire le porte perché Lui vada, almeno Lui! Si tratta di una Chiesa "in uscita": sempre Chiesa in uscita.

Questo stile di evangelizzazione,animato da forte passione per la vita della gente, è particolarmente adatto all’Azione Cattolica, formata dal laicato diocesano che vive in stretta corresponsabilità con i Pastori. In ciò vi è di aiuto la popolarità della vostra Associazione,che agli impegni intraecclesiali sa unire quello di contribuire alla trasformazione della società per orientarla al bene. Ho pensato di consegnarvi tre verbi che possono costituire per tutti voi una traccia di cammino.

Il primo è: rimanere. MA NON RIMANERE CHIUSI,no.Rimanere in che senso? Rimanere con Gesù, rimanere a godere della sua compagnia.Per essere annunciatori e testimoni di Cristo occorre rimanere anzitutto vicini a Lui. È DALL'INCONTRO CON COLUI CHE E' LA NOSTRA VITA E LA NOSTRA GIOIA,che la nostra testimonianza acquista ogni giorno nuovo significato e nuova forza. Rimanere in Gesù, rimanere con Gesù.

Secondo verbo:ANDARE.MAI UNA AZIONE CATTOLICA FERMA,PER FAVORE! Non fermarsi: andare! ANDARE PER LE STRADE DELLE VOSTRE CITTA'E DEI VOSTRI PAESI,E ANNUNCIATE CHE DIO E' PADRE E CHE GESU' CRISTO VE LO HA FATTO CONOSCERE,E PER QUESTO LA VOSTRA VITA E' CAMBIATA:si può vivere da fratelli,portando dentro una speranza che non delude. Ci sia in voi il desiderio di far correre la Parola di Dio fino ai confini, rinnovando così il vostro impegno a incontrare l’uomo dovunque si trovi, lì dove soffre, lì dove spera, lì dove ama e crede, lì dove sono i suoi sogni più profondi, le domande più vere, i desideri del suo cuore. Lì vi aspetta Gesù. Questo significa: andare fuori. Questo significa: uscire, andare uscendo.

E infine,GIOIRE.GIOIRE ED ESULTARE SEMPRE NEL SIGNORE! Essere persone che cantano la vita, che cantano la fede. Questo è importante: non solo recitare il Credo, recitare la fede, conoscere la fede ma CANTARE LA FEDE! Ecco.Dire la fede, vivere la fede con gioia, e questo si chiama "CANTARE LA FEDE".E questo non lo dico io! Questo lo ha detto 1600 anni fa sant’Agostino: "cantare la fede"! Persone capaci di riconoscere i propri talenti e i propri limiti, che sanno vedere nelle proprie giornate, anche in quelle più buie, i segni della presenza del Signore.GIOIRE PERCHE' IL SOGNORE VI HA CHIAMATO AD ESSERE CORRESPONSABILI DELLA MISSIONE DELLA SUA CHIESA.Gioire perché in questo cammino non siete soli: c’è il Signore che vi accompagna,ci sono i vostri Vescovi e sacerdoti che vi sostengono, ci sono le vostre comunità parrocchiali, le vostre comunità diocesane con cui condividere il cammino. Non siete soli!

Con questi tre atteggiamenti, rimanere in Gesù, andare ai confini e vivere la gioia dell’appartenenza cristiana, potrete portare avanti la vostra vocazione, ed evitare la tentazione della "quiete", che non ha niente a che fare con il rimanere in Gesù; evitare la tentazione della chiusura e quella dell’intimismo, tanto edulcorata, disgustosa per quanto è dolce, quella dell’intimismo… E se voi andate, non cadrete in questa tentazione. E anche evitare la tentazione della serietà formale. Con questo rimanere in Gesù, andare ai confini, vivere la gioia evitando queste tentazioni, eviterete di portare avanti una vita più simile a statue da museo che a persone chiamate da Gesù a vivere e diffondere la gioia del Vangelo. Se voi volete ascoltare il consiglio del vostro Assistente generale – è tanto mite, perché porta un nome mite, lui, è Mansueto! – se voi volete prendere il suo consiglio, siate asinelli, ma mai statue di museo, per favore, mai!

Chiediamo al Signore, per ognuno di noi, occhi che sanno vedere oltre l’apparenza; orecchie che sanno ascoltare grida, sussurri e anche silenzi; mani che sanno sostenere, abbracciare, curare. Chiediamo soprattutto un cuore grande e misericordioso, che desidera il bene e la salvezza di tutti. Vi accompagni nel cammino Maria Immacolata, e anche la mia Benedizione. E vi ringrazio perché so che pregate per me!

Adesso vi invito a pregare la Madonna, che è nostra Madre, che ci accompagnerà in questo cammino. La Madonna sempre andava dietro a Gesù, fino alla fine, lo accompagnava. Preghiamola che ci accompagni sempre nel nostro cammino, questo cammino della gioia, questo cammino dell’uscire, questo cammino del rimanere con Gesù.

Ave o Maria, …


"osservatori"CONVERTITEVI e annunciate anche voi il Vangelo.Stare su un blog tutto il giorno per screditare il Cammino e dire IDIOZIE è una cretinata!